Patteggia la propria condanna a 16 mesi di reclusione un giovane di 26 anni accusato di «aver maltrattato in modo abituale e continuativo i propri genitori adottivi». Episodi incresciosi: una violenta testata contro il padre, morsi e graffi, con i genitori costretti a scappare e a trovare rifugio dai vicini di casa. I fatti contestati dalla Procura della Repubblica di Perugia di cui si è discusso davanti al gup Angela Avila si sarebbero ripetuti dal 2015 al 2022, con quei due genitori «sottoposti ad atti di violenza fisica, morale e psicologica», vittime di «atteggiamenti minacciosi, violenti e aggressivi» che hanno reso «la vita familiare penosa ed insopportabile, costringendo anche i vicini di casa ad intervenire di frequente durante le liti per evitare conseguenze gravi». Negli atti giudiziari si racconta che «dal compimento della maggiore età, nella fine del 2015, l'indagato mostrava condotte violente nei confronti di entrambi», ingiuriando spesso e volentieri la madre con parole irripetibili («insulti quasi quotidiani»). «Tali condotte - insiste il pm - si erano intensificati negli ultimi due anni, connotandosi anche in minacce di morte». Una volta, rientrando in casa la sera, «iniziava ad inveire nei confronti del padre, lo aggrediva fisicamente colpendolo sul viso con una testata violenta, strattonandolo e spingendolo con forza».
Sputi in faccia e borracce scagliate contro il padre, «era solito avvicinarsi alla madre con aria di sfida a pochi centimetri dal viso, strattonarla e spintonarla, oltre a rompere oggetti a lei cari, come ad esempio alcuni addobbi di Natale, davanti alla stessa».
Il 26enne, accusato anche delle lesioni provocate al padre, è stato difeso dall’avvocato Francesca Forlucci del Foro di Perugia.