Scuola, contributi volontari: due milioni dalle famiglie umbre

Gli organi di governo degli istituti battono cassa per “migliore l’offerta formativa”. Si va da una richiesta minima di 20-30 euro delle primarie a picchi di 90 alle superiori

Scuola, contributi volontari: due milioni dalle famiglie umbre
di Remo Gasperini
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Mercoledì 18 Ottobre 2023, 06:30

PERUGIA Tra le prime comunicazioni che le scuole fanno alle famiglie all’inizio dell’anno scolastico c’è quella sul “contributo volontario”. E si tratta di qualche buona decina di euro che messe insieme, anche se non tutte accolgono l’appello, fanno una cifra complessiva milionaria considerando i 110mila studenti che quest’anno frequentano le scuole umbre di ogni ordine e grado. Basti pensare che l’assicurazione individuale, che fa parte del pacchetto, costa mediamente 7 euro il che fa sborsare alle famiglie già 700mila euro. Se a questo aggiungiamo le altre spese obbligate per iscrizione e frequenza di circa 21 euro per i settemila studenti delle classi quarte superiori (fanno 150mila euro), e i 51 euro per gli altrettanti maturandi che pagano anche la tassa di esame e il diploma (sono altre 350mila euro) ecco che si parte da una base di 1,2 milioni di euro che transitano, attraverso “pagoPA” dai bilanci familiari a quelli statali. E da qui si parte con il “contributo volontario” la cui entità, va detto, è stabilita autonomamente da ciascun consiglio d’istituto o di circolo, non dai presidi, nei quali ci sono anche i genitori oltre che, limitatamente alle superiori, gli studenti. Insomma, pur considerando che fino a 16 anni l’istruzione è un obbligo, non bastassero le spese per libri, trasporti, mensa, corsi di lingua e compagnia cantando, tutte le scuole chiedono aiuto alle famiglie “con spirito collaborativo e nella massima trasparenza” scrive il ministero, affinché partecipino al “miglioramento e all'ampliamento dell'offerta formativa degli alunni, per raggiungere livelli qualitativi più elevati”. Facendo un giro d’orizzonte nei siti delle scuole (va detto che non è facile trovare questa informazione…) emerge che fino alle Primarie viene chiesto un contributo medio di 20 euro, alle Secondarie di I grado si sale a 30 abbondanti, mentre alle superiori la media è di una settantina di euro con picchi che raggiungono anche i 90 euro. Anche considerando che normalmente dimostrano generosità circa il 50-60% delle famiglie, l’apporto degli utenti per il buon funzionamento delle scuole della regione, tra tasse e contributi volontari, supera comunque i due milioni. Piccola consolazione arriva dall’Agenzia delle Entrate che ha spiegato che "sono detraibili dall’imposta sul reddito, nella misura del 19%, le erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, finalizzate all'innovazione tecnologica, all'edilizia scolastica e all'ampliamento dell'offerta formativa”.                  LE SCELTE Nell’ambito del consentito e dell’obbligatorio, è variegata la scelta della destinazione dei fondi raccolti dalle scuole.

E allora c’è chi, come il consiglio di circolo della direzione didattica Rasetti di Castiglione del Lago nel chiedere 20 euro di cui 5,30 per l’assicurazione, precisa che un euro sarà utilizzato per il “Progetto adozione a distanza”. Restando alla Primaria, il consiglio della Direzione didattica 2^ Circolo di Perugia chiede ai genitori un contributo di 29 euro «importo complessivo del contributo volontario e del premio di assicurazione, nello specifico 20,50 euro l’ammontare del contributo volontario e 8,50 la quota relativa al premio assicurativo per l’anno scolastico 2023/24». Salendo alle superiori il Consiglio d’Istituto del Mazzatinti di Gubbio ha deliberato un importo di 83 euro comprendente assicurazione, materiale di consumo e accessibilità delle famiglie alla piattaforma web con password, potenziamento attività laboratoriali, investimenti in nuove tecnologie e anche «Noleggio annuale armadietto (incide per 23,00 €): vano porta oggetti, porta casco, per tenere libri ed effetti personali in assoluta sicurezza, anche igienica, dotato di chiave personale con lucchetto». Nel Ternano il Consiglio d’Istituto del Liceo Donatelli ha fissato una quota differenziata di 65 euro (di cui 16 non eludibili) per il primo figlio e 40 dal secondo in poi, mentre accorato è l’appello contenuto nella circolare “Iscrizioni anno scolastico 2023-24 alla classe successiva” diffusa all’ITT Allievi–Sangallo lo scorso gennaio: dei 70euro richiesti 55 sono «contributo definito “volontario” ma che è indispensabile alla scuola per garantire la funzionalità e il rinnovo dei laboratori e la realizzazione dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa. Si raccomanda il versamento della cifra integrale di 70 euro altrimenti la scuola sarà costretta a ridurre le attività di laboratorio e la realizzazione dei progetti di ampliamento offerta formativa». 

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