Terni, la festa di San Valentino mette tutti d'accordo
E il poeta Franco Arminio invoca "il turismo della clemenza"

Segnali di distensione, anche politica, nel giorno della ricorrenza del Santo patrono di Terni

Terni, la festa di San Valentino mette tutti d'accordo E il poeta Franco Arminio invoca "il turismo della clemenza"
di Lucilla Piccioni
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Mercoledì 15 Febbraio 2023, 09:49 - Ultimo aggiornamento: 10:01

TERNI I "miracoli" di San Valentino. Se non proprio miracoli, piccoli segnali da annotare. Come il post su Facebook del sindaco Leonardo Latini che condivide una foto del sindacalista Riccardo Marcelli: segnale di distensione dopo che nessuno dei sindacalisti è stato invitato al Ministero per la trattativa su Ast? O, ancora la consigliera del ministero per l'Istruzione in quota Lega, Valeria Alessandrini, che si ferma a chiaccherare di scuola con la consigliera comunale Pd, Tiziana de Angelis, in perfetta combo rossoverde (una il cappotto, l'altra i capelli). Prove di campo larghissimo?
Comunque sia la festa del patrono ha coinvolto tutta la città, dalla messa del mattino, alla fiera e poi musica in piazza fino al concerto in basilica della pianista Cristiana Pegoraro, ambasciatrice di San Valentino in America.
«Non è usuale trovarsi una città che festeggia l'amore, se ne parla tanto, ma quello che accade a Terni è raro; quando sono arrivato qui per l'incontro organizzato da Umbrialibri ed ho capito quanto sia importante per questa città l'amore, sono rimasto meravigliato, direi che qui l'acciaieria funziona alla grande, ma si forgia l'amore, più l'acciaio. Ecco la vocazione nuova che deve cercare Terni è proprio spingere sulla sua grande unicità: città dell'amore».
Franco Arminio poeta seguitissimo sui social, citato a Sanremo, si stupisce di Terni e nota che nella conca le persone si fanno gli auguri per San Valentino. E il poeta che si definisce "paesologo", perché da grande importanza alle proprie radici e a quelle di ognuno, va subito dritto al punto: dobbiamo parlare di quello che è il nostro passato, ogni luogo, anche il più anonimo, ha cose grandi da ricordare, posti bellissimi se si guardano con gli occhi giusti. Invita ad un "turismo della clemenza", quello di chi si emoziona anche se non si trova di fronte ad opere mozzafiato di grandi autori, quello che fa bene al cuore, che cura così come la poesia che è in grado di guarire perché ci mette in relazione con l'altro; ci fa incontrare.

«Le relazioni non passano per la carta di credito», ammonisce Franco Arminio. Quando il poeta, che è stato invitato a Terni per tenere "Comizi d'amore" chiede, alla sua conferenza che si è tenuta in biblioteca, alle persone da dove vengono il nome di Terni si sente meno di quello di Roma, Amatrice, Viterbo, una signora dice di essere venuta apposta da Bergamo, ha in borsa l'ultimo libro di Franco Arminio e appena terminato l'incontro chiede subito una dedica. In tanti, terminato il comizio, gli si stringono intorno e chiedono ancora spiegazioni. Arminio parla con tutti con grande semplicità. «Sono convinto che la poesia debba arrivare diretta all'animo di ogni lettore, oggi è difficilissimo far emozionare, non ci stupisce più niente. Qualche consiglio per far durare un amore a lungo? «Dire la verità con dolcezza e tenerezza. Se una persona confessa che non ce la fa più sono convinto che si riattivi pure l'erotismo».