Montefalco chiama Perugina:
Baci e Sagrantino insieme

Amilcare Pambuffetti (Consorzio tutela vini Montefalco)
di Federico Fabrizi
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Sabato 9 Aprile 2016, 12:59 - Ultimo aggiornamento: 13:09

PERUGIA - Perugina chiama, Sagrantino risponde. «Il Bacio Perugina 
sarà come il Sagrantino», così aveva detto al Messaggero giovedì Gianluigi Toia, responsabile delle relazioni industriali di Nestlé per spiegare l'idea della pralina icona del “made in Italy”.
E da Montefalco lanciano un'idea: mettiamoci insieme per valorizzare l'unicità dell'Umbria. «Il Bacio e il Sagrantino rappresentano due delle più importanti 
eccellenze enogastronomiche umbre - dice Amilcare Pambuffetti, presidente del Consorzio tutela vini Montefalco - la loro forza sta nell'essere due marchi 
riconosciuti e riconoscibili, ma allo stesso tempo irripetibili altrove, grazie al forte legame che mantengono con la loro terra d'origine». Pambuffetti 
lancia una proposta precisa ai manager di Nestlé: «Per valorizzare l'unicità territoriale è necessario che le nostre eccellenze intraprendano un percorso condiviso che abbia come fine ultimo la promozione dell'Umbria stessa».

L'APPELLO DEL SINDACATO A questo punto della vertenza Perugina, gli occhi sono puntati sui papabili acquirenti dei marchi “Rossana” e “Ore liete”. Nestlé ha affidato ad alcuni advisor il compito di sondare il terreno. Il toto nomi, ovviamente, è già iniziato. Le ipotesi più scontante: da Piselli a Guarducci. Ma al momento siamo nel campo delle ipotesi.
«Se ci sono imprenditori locali si facciano avanti - dice chiaro e tondo il segretario regionale della Cisl Ulderico Sbarra - se sono veramente credibili li 
aiuteremo».

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