Assegnare le interrogazioni per le risposte sarebbe stato quasi impossibile, considerando che mancano due assessori, quello ai lavori pubblici e all'urbanistica, Enrico Melasecche, e l'altro alla scuola, Valeria Alessandrini; entrambi entrati in Regione, il primo in Giunta, la seconda come consigliera regionale.
Anche l'Ufficio di presidenza a mezzo servizio ha influito sulla scelta, considerando che di solito il question-time è presieduto proprio da uno dei due vicepresidenti. Nella decisione finale ha influito anche lo scarso numero di interrogazioni presentate, appena sei. Nulla in confronto ai bombardamenti di quesiti che il M5s sparava contro l'amministrazione Di Girolamo, a volte anche venti in un solo mese. Amministrazione, quella guidata dall'ex sindaco Di Girolamo, che nonostante tutto dimissioni, dissesto, inchieste non ha mai mancato l'appuntamento con il question-time. Strumento da non sottovalutare perché rappresenta un momento di confronto a viso aperto tra maggioranza e opposizione. Confronto che alla democrazia di certo non fa male.
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