La notte di Radio Subasio: «Perugia fantastica». Mannoia e Ruggeri insieme, cori per Vecchioni, chiudono gli Stadio

Il super pubblico di piazza IV Novembre
di Michele Bellucci
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Sabato 14 Maggio 2016, 15:27 - Ultimo aggiornamento: 15 Maggio, 11:41

PERUGIA - In città si respira aria di festa. E' il grande evento voluto da Radio Subasio per celebrare i suoi primi 40 anni che ha trasformato Peurgia in una gigantesca piazza per condividere un concerto grandioso. Molti deli artisti che si esibiranno sul maestoso palco allestito in Piazza IV Novembre sono arrivati dalla notte di venerdì. Confermati tutti i nomi della vigilia: Ron, Fiorella Mannoia, Max Pezzali, Enrico Ruggeri, Stadio, Tiromancino, Michele Zarrillo, Zero Assoluto, Lorenzo Fragola, Alex Britti, Alessandra Amoroso, Roberto Vecchioni, Francesco Gabbani, Alessio Bernabei, Benji & Fede.

Applausi per gli artisti che sono saliti sul palco per il sound-check, come Ron che poco dopo le 14 si è concesso per qualche minuto al pubblico già assiepato in prima fila. Roberto Vecchioni è stato impegnato nel pomeriggio anche in una presentazione del suo libro "La vita che si ama. Storie di felicità"; la libreria Feltrinelli in Piazza della Repubblica si è rapidamente riempita e parecchie decine di persone hanno assistito all'incontro. Fino a poco dopo le 18 tutti gli artisti si sono avvicendati per una prova del suono e un breve passaggio ai microfoni della radio, che ha trasmesso in diretta tutta la giornata dalla postazione allestita vicino alla Fontana Maggiore. La maggior parte di loro ha concesso tempo anche per qualche foto insieme ai fan e per firmare autografi: il clima della festa ha contagiato gli stessi protagonisti.

21.03. L'attesa cresce e con un centro storico ormai pieno parte lo spettacolo. Prima però gli speaker Stefano Pozzovivo e Roberto Gentile chiedono un minuto di silenzio per i cristiani perseguitati e martiri della fede nel mondo, assecondando l'invito del cardinale Bassetti. Parte quindi la spettacolare sigla con “mapping” sul Duomo ed ecco Max Pezzali: entusiasmo alle stelle quando partono le note di Sei un mito poi tocca all'anteprima del nuovo singolo Due Anime. Sul palco i due presentatori Claudia Gerini ed Enrico Papi, che hanno subito lanciato un «buon compleanno Radio Subasio».

21.18. Dopo le due canzoni eseguite da Benji e Fede (Tutto di un fiato e New York) è il momento di Alessio Bernabei: Noi siamo infinito e Io e te per infiammare ulteriormente il caldissimo pubblico perugino.

21.30. Tocca ad Alessandra Amoroso: fan in delirio e grande energia sul palco. Stupendo fino a qui e Comunque andare sono i pezzi scelti e suonati dalla cantante. «Grazie a questo pubblico fantastico» dice al termine dell'esibizione, mentre alla Gerini e Papi racconta del suo album in spagnolo e del fatto che non è stato facile imparare la lingua. Poi parla del secondo brano cantato stasera e di averlo scritto assieme ad Elisa «un brano che spero dia speranza a tutti». Prima di lasciare il palco, Alessandra raccoglie peluche lanciati per lei.

21.45. In anticipo rispetto ai tempi previsti sulla scaletta, ecco salire sul palco Fiorella Mannoia: parte con Perfetti sconosciuti, il brano scritto per la colonna sonora dell'omonimo film. Quando la raggiungono i due presentatori scherza dicendo «Ho visto nascere questa radio ed ero già vecchia». Replica divertito Papi che ai tempi del suo programma Sarabanda le canzoni da lei interpretate non mancavano in nessuna puntata. Poi partono le note di Quello che le donne non dicono e, a sorpresa, con lei sul palco appare anche Enrico Ruggeri.

21.58. Il rocker milanese resta quindi da solo e durante il primo brano In volo su Vienna lancia un «auguri Radio Subasio, auguri a degli amici». Secondo pezzo in scaletta per Ruggeri: Il primo amore non si scorda mai. «Il ricordo più bello di Sanremo? L'unico pezzo rock che ha vinto nella storia del Festival è stato Mistero» dice alla Gerini e a Papi.

22.10. Ecco Roberto Vecchioni: «Claudia Gerini è una delle donne più belle e delle attrici più brave che abbiamo. Dedico a lei, a Perugia e a Radio Subasio le canzoni che sto per fare» e parte con Sogna ragazzo sogna. «Ringrazio tutti quelli che hanno cantato finora, grandi cantanti italiani. Non abbiamo niente di meno di altre nazioni, siamo i più bravi. Visto che cast meraviglioso?». Poi parte con Chiamami ancora amore, «una preghiera affinché il mondo cambi in qualche modo». Dal pubblico si alza un «Vecchioni, Vecchioni...» e lui risponde con un sorriso: «Peccato che ho un cognome orribile, meglio Roberto!».

22.26. E' il momento di Francesco Renga. Altro cambio rispetto alla scaletta iniziale, dal momento che l'ex Timoria era atteso più tardi. Dopo Il mio giorno più bello nel mondo sale sul palco Papi che raccoglie dal pubblico la lettera di alcune fan («due renghine») e la legge ad alta voce. Poi partono le note di Guardami amore.

22.38. Dopo un simpatico siparietto tra Claudia Gerini ed Enrico Papi, in relazione a un cartello con scritto "Moosica" dedicato a quest'ultimo, parte l'esibizione degli Zero Assoluto. Il primo pezzo è un medley di alcune loro canzoni, l'applauso però è per il pubblico: «Ammazza quanti siete. Tirate su le braccia fino in fondo». Di me e di te il secondo brano.

22.54. Scocca l'ora di Francesco Gabbani, neo vincitore di Sanremo Giovani. Trascinante e applauditissima la canzone con cui ha vinto al Festival, Amen, seguita dal nuovo Eternamente ora.

23.04. Ad infiammare la platea sono ora le note de La descrizione di un attimo: sul palco i Tiromancino di Federico Zampaglione, compagno proprio di Claudia Gerini. Anche in questo caso si tratta di una variazione della scaletta, visto che la band si sarebbe dovuta esibire più tardi sul palco di piazza IV Novembre. Il loro è un set acustico molto toccante che si chiude con Piccoli miracoli, titolo molto adatto alla serata.

23.14. E' il momento di Ron, con le sue Una città per cantare e Piccolo amico fragile, prima della celebre Non abbiam bisogno di parole che il pubblico canta quasi all'unisono. L'occasione è perfetta per promuovere il doppio cd "La forza di dire sì", album con brani della sua discografia cantati in originali duetti; il 50% dei proventi andranno all’Aisla, l’associazione che combatte la sclerosi laterale amiotrofica.

23.27. Tocca ora a uno degli artisti più legati a Radio Subasio, Michele Zarrillo. La notte dei pensieri e Una rosa blu sono i brani che ha scelto di regalare questa sera, insieme a Cinque giorni. Il pubblico irriducibile non si muove nonostante inizi a scendere la pioggia.

23.45. E' il momento di Alex Britti che lancia baci nel backstage e poi accende il pubblico con il classico Solo una volta e la più recente Baciami (e portami a ballare).

23.59. I fedelissimi di Radio Subasio sono ancora sotto al palco, nonostante Corso Vannucci cominci lentamente a svuotarsi. Per loro c'è Lorenzo Fragola che con grande entusiasmo spinge il pubblico a ballare, cantando Luce che entra e Siamo uguali. «Sei riuscito a scaldare la piazza nonostante la pioggia» si complimenta Papi.

00.15. E' il gran finale, tocca ai vincitori di Sanremo 2016, gli Stadio. Partono con la title-track dell'ultimo album, Miss nostalgia, per poi attaccare Un giorno mi dirai con il pubblico che canta in coro il ritornello. «Per noi le radio sono state davvero importanti, in tv ci siamo sempre andati poco - spiega Gaetano Curreri - ed è grazie a loro se abbiamo vinto il Festival. Trent'anni fa c'avevamo provato ed eravamo arrivati... ditelo voi...» schezano con il pubblico che risponde «ultimi». Il ringraziamento è anche diretto a Radio Subasio, «che le ha fatte ascoltare tutte le nostre canzoni» e gli Stadio ammettono di aver rinunciato all'Eurosong contest di Stoccolma per non mancare al concerto per i suoi 40 anni.

00.30. Si chiude qui il concerto con i due presentatori Gerini e Papi che fanno l'appello degli artisti presenti oggi, ringraziando Perugia e l'Umbria oltre a Radio Subasio. Parte nuovamente la spettacolare sigla, proiettata con la tecnica del "video mapping" sulla facciata del Duomo. Il pubblico defluisce tra i sorrisi.
 

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