Radio Subasio, 40 anni
​di voce amica nell'aria

Giuseppe Caforio
di Giuseppe Caforio
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Lunedì 9 Maggio 2016, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 12:15

PERUGIA - A proposito di eccellenze umbre, ve n'è una che in questi giorni festeggia quaranta anni: Radio Subasio, emittente che copre buona parte del territorio nazionale e da ascolti da big, al punto tale da essere considerata una delle prime realtà nazionali.
La sua storia è quella di un'avventura iniziata quasi per gioco alle pendici del Monte Subasio e trasformatasi poi in una delle realtà più innovative e di successo nel panorama radiofonico e dei mass media.
Ma non sono stati quaranta anni facili, come complessa è la storia della radiofonia privata italiana.


Come per buona parte delle radio private nate all'indomani della nota sentenza della Corte Costituzionale che aveva aperto nel 1976 la possibilità ai privati di avere stazioni radiofoniche, tutto  ebbe inizio in un garage e Radio Subasio nasceva negli scantinati della famiglia Settimi in quel di Viole di Assisi.
Dopo i primi approcci dilettantistici, il Patron Mario Settimi, imprenditore commerciale dalla vista lunga, riunì la propria famiglia e con i figli Marco e Rita decise di scommettere in un settore dove c'era un vero e proprio far west. Dal 1976 al 1990, infatti, il mondo radiofonico è rimasto privo di una normativa e appeso alle contraddittorie sentenze dei tanti tribunali che in tutta Italia si occupavano di emittenza privata.  Ma Mario, Rita e Marco avevano capito che il futuro era la radio e, diversamente da molti altri, intuendo che quel settore era un ambito imprenditoriale non dissimile dagli altri, hanno imposto una gestione manageriale con due punti di forza: una rete di frequenze strategicamente eccellente e tanta, tanta buona musica.


Con l'entrata in vigore della legge Mammì nei primi anni '90, quello che era sembrato un salto nel buio, si è trasformato in un percorso trionfale di successi e soprattutto di ascolti.
Sfiorando i due milioni di ascoltatori nel giorno medio, l'emittente umbra si pone fra le prime grandi emittenti private con la singolare peculiarità che dove arriva il proprio segnale, è sempre fra le primissime radio per ascolti.
Oggi il gruppo si è strutturato e ha ben quattro emittenti che vedono in Radio Subasio la rete madre  e nelle emissioni di Subasio +, Radio Suby e  RadioXL (via internet) profili diversi che vanno a coprire i gusti di un pubblico sempre più eterogeneo.
Le intuizioni di Mario Settimi e della sua famiglia nel settore radiofonico sono state tante ed alcune meritano di essere citate.
La stragrande maggioranza dei conduttori radiofonici si era formata dietro i microfoni delle radioline di paese ma, finita l'era pionieristica, quella riserva di speaker essenziali per fare una buona radio venne meno. Allora, il presidente Settimi, andando contro tutto e contro tutti, mise intorno a un unico tavolo l'Università degli Studi di Perugia, l'Università per gli Stranieri e la Regione Umbria, riuscendo a far decollare il primo master in Italia con titolo universitario per conduttori radiofonici: un primato che le tante imitazioni che sono poi seguite in altre città nessuno può togliere a Radio Subasio.
Non vi è personaggio della musica di primo piano che non sia passato da Radio Subasio e che non abbia avuto la possibilità di coccolare il proprio pubblico attraverso i famosi concerti in diretta dalla “Sala rossa” di Viole di Assisi, nel cuore del monte Subasio.
Non è mancato nemmeno l'impegno nel sociale, soprattutto nei momenti difficili. Molti ancora ricordano come, all'indomani del terremoto del 1997 che colpì così duramente l'Umbria e le Marche, Radio Subasio ebbe un ruolo essenziale come strumento di comunicazione per quelle aree restate prive di collegamento.
E come dimenticare alcune storiche interviste a cominciare da quella di Rita Levi Montalcini, innamorata della sede di Radio Subasio da cui si domina tutta la valle.


Impossibile, poi, tacere della presenza a San Remo durante il Festival di Radio Subasio con una vera  e propria carovana di produttori umbri che, unitamente ai ragazzi degli Istituti Alberghieri della Regione, ha lasciato un ricordo indelebile, creando nei principali alberghi della città della canzone una rassegna ripetutasi per decenni delle tipicità umbre.
Oggi il Presidente  Mario Settimi non c'è più e ha lasciato il testimone a Rita e Marco in un contesto dinamico del mondo radiofonico dove è necessario innovare mantenendo però i canoni tradizionali dell'emittente.


Se con termini moderni l'esperienza di Radio Subasio degli anni '70 può essere considerata una sorta di start up, oggi, per mantenere e consolidare la posizione di leader, il suo management è impegnato ad affrontare ed improntare il futuro nell'era dei social, del DAB e della telematica. Una sfida difficile e avvincente per cui probabilmente la struttura familiare della società costituisce un'arma in più per affrontare un settore sempre più competitivo.
Per suggellare questa esperienza quarantennale, Radio Subasio, che non ha mai dimenticato la propria Regione, ha deciso di festeggiare insieme ai Big della musica italiana a Perugia il prossimo 14 maggio in Piazza Quattro Novembre con una festa che probabilmente rimarrà nella storia sia per gli artisti che vi hanno aderito, sia per la spettacolarità dei videomap che trasformeranno tutti i palazzi del centro storico con immagini suggestive ed evocative.
Radio Subasio può costituire per tutti i ragazzi in cerca di occupazione l'emblema che la creatività, l'impegno e il sacrificio possono portare a grandi risultati, soprattutto in settori fortemente innovativi e tutti da scoprire.
Oggi si può  partire a fare impresa anche con risorse finanziarie necessario avere le idee giuste, la competenza tecnica e saper guardare oltre.
E' questo il messaggio che il Presidente Mario Settimi ha lasciato ai figli e che un po' come il segnale radiofonico si propaga nell'etere, Radio Subasio lancia a tutti i giovani

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