Perugia, tutti pazzi per la mini-zebra
"ricoverata" all'Università

La zebra all'Università di Perugia, nel giardino di Veterinaria
di Federico Fabrizi
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Mercoledì 22 Ottobre 2014, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 13:34

PERUGIA - Zuzù, oppure zebrino o semplicemente “lui”. Per ora, alla clinica di Veterinaria dell'Università di Perugia studenti e prof si divertono a chiamarlo così. Lui - un puledrino di zebra del tipo “grevyi”- risponde scuotendo

la testa: ha appena una settimana ma ha già imparato a seguire il colore verde dei camici dei “suoi” dottori, e soprattutto la ciotola del latte liofilizzato.

Zuzù appartiene al circo “Romina Orfei” ed è venuto alla luce martedì scorso quando i tendoni erano a Bevagna: «La nascita di un animale in cattività è un evento piuttosto raro - spiega Rodolfo Gialletti della clinica di chirurgia veterinaria - ha avuto bisogno di qualche cura, ora si sta rimettendo in forze».

Una carenza di vitamina E ed una frattura al bacino: niente di grave ma il puledrino faticava a stare in piedi e a prendere il latte dalla mamma.

Dopo le cure del caso, qualche dose di antibiotici e un po' di latte ricostituente, Zuzù sta molto meglio: domani dovrebbe tornare al circo, che adesso è a Foligno, insieme alla madre “Juve”: lei si chiama così.

«Perché noi siamo juventini - scherza Guido Neimen, del circo Orfei - è stato davvero un bell'evento per noi: lo coccoleremo e lo terremo con noi, gli animali che nascono al circo restano al circo. A Foligno (il circo fa spettacoli il pomeriggio e la sera) faremo un concorso riservato ai bambini, che potranno proporre il nome da dare al piccolo, domenica sorteggeremo il vincitore».

Intanto zebrino è diventato la mascotte del dipartimento di Veterinaria dell'Università di Perugia: «Da una settimana c'è il via vai di grandi e piccini», raccontano. Lui adora farsi accarezzare, ha buon appetito - «sintomo di salute» - e passeggiando nel giardino dell'Università si diverte a provare il numero del “salto della siepe”. «Durante lo spettacolo, mamma “Juve” si esibisce con delle passerelle - spiega Guido Neiman - lui avrà bisogno di 3 o 4 mesi per essere svezzato, poi vedremo: per ora chi vuole può passare da noi per accarezzarlo, ne siamo felici».

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