Perugia, svolta del trasporto elettrico
Ztl all'ospedale e linea per l'Università

Perugia, svolta del trasporto elettrico Ztl all'ospedale e linea per l'Università
di Riccardo Gasperini
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Mercoledì 20 Marzo 2019, 16:57
PERUGIA - Un secondo fronte per la stazione di Fontivegge e l’istituzione di una sorta di Ztl nel cuore dell’area ospedaliera. Ma anche il restyling di buona parte di viale San Sisto e la valorizzazione dell’area industriale di Sant’Andrea delle Fratte. Ma il super piano per la rivoluzione del trasporto pubblico, con l’entrata in scena del filobus, il sistema di trasporto elettrico Brt che la città studia, anzi ha disegnato per l’immediato futuro, c’è anche tanto altro. Come raccontato sul Messaggero in edicola mercoledì 20 marzo, c'è anche un secondo versante, una linea 2 per collegare Fontivegge con la cittadella universitaria di Elce, i Rimbocchi e San Marco, per cui c’è il super-progetto che cambierà volto al nodo intermodale. Una rivoluzione? Si, ma «non è fantascienza» per il sindaco Andrea Romizi, che mertedì pomeriggio a Strozzacapponi con Stefano Ciurnelli (Tps), il vicesindaco Urbano Barelli, l’assessore Cristiana Casaioli (Mobilità) e il mobility manager del Comune Leonardo Naldini ha presentato per la prima volta al pubblico la sfida.
Una sfida che ancora deve finire sulla carte per quanto riguarda la copertura dell’asse con San Marco, mentre è già ben oltre la progettazione per la direttrice Castel del Piano, Sant’Andrea delle Fratte, San Sisto, zona ospedale, Case Nuove, Ponte della Pietra, San Faustino (per via Settevalli) e Fontivegge. Sono 12,5 i chilometri di linea (con 21 fermate che sta disegnando la facoltà di Ingegneria) per il 21% con corsia preferenziale che andrebbero a servire 26mila residenti e ben più di 10mila lavoratori, considerando ospedale e area industriale. Un percorso che, in fase di realizzazione, porterebbe a pesanti riassetti in fatto di decoro e funzionalità, in particolare nelle zone dove sono previste stazioni. Anche all’ospedale, per cui c’è nel disegno una Ztl, cioè l’uso esclusivo a mezzi di soccorso e Brt del tratto che collega i due fronti di parcheggio, così come in viale San Sisto, tanto per fare un esempio, e via Sicilia dove arretrerà di 2 metri il muro di divisione con la stazione, che guadagnerà un accesso diretto da quel lato. Il costo della rivoluzione del Brt che garantirebbe passaggi ogni (e in qualche caso meno) 7 minuti? Fra i 65 ed i 70 milioni. Il Comune parteciperà ad un bando del ministero dei Trasporti, con cui c’è stato un vertice da poco e se ne terrà un secondo fra una settimana. Intanto c’è stato anche un contatto «positivo» con Ferrovie, Regione e Azienda ospedaliera.
Nell’ottica di una città sempre più improntata ai mezzi sostenibili, martedì proprio lungo parte del percorso pensato per il Brt a Sant’Andrea delle Fratte, «un’ara industriale che vogliamo sempre più fiore all’occhiello», c’è stata l’inaugurazione di un nuovo tratto (1,8 chilometri) di pista ciclopedonale (la prima con asfalto colorato) realizzata anche lungo il prolungamento di 800 metri di via Calzoni. Un collegamento sostenibile che di fatto allaccia Strozzacapponi e Pian di Massiano. L’intervento, per via Calzoni, ha portato anche alla realizzazione di un nuovo collettore della rete fognaria per mettere in sicurezza la zona. Zona dove, ed è stato uno dei momenti dedicati al nuovo trasporto ieri pomeriggio, è stata installata anche la prima colonnina per ricarica di auto elettriche, fornita da Emotion, all’ingresso di Consauto.
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