Perugia, il pari (0-0) con il Parma per un punto di fiducia. Esordio coi fiocchi per Luperini

Un duello con Angella protagonista
di Antonello Ferroni
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Domenica 21 Agosto 2022, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 08:46

Un bel punto dipartenza. Il nuovo Perugia targato Castori stavolta non ha sbagliato niente, ha azzeccato atteggiamento e assetto e ha irretito la corazzata Parma, timbrando con un pareggio il proprio debutto casalingo e ritrovando in un sol colpo fiducia e applausi dei tifosi. A proposito. E’ stata anche la prima delle tre partite previste senza curva Nord chiusa per lavori, ma attenzione: la posizione centrale in gradinata dei gruppi li rende se possibile ancora più efficaci nel trasmettere grinta e carica ai giocatori e il muro biancorosso è sempre un bel vedere anche da ‘traslocato’. Detto questo, come da previsioni è stato da subito il Parma a fare la partita e il Perugia a chiudere gli spazi con grande aggressività, cercando a sua volta offensive in profondità. Primo squillo al 6’, quando un Casasola impreciso ma dirompente ha imbeccato Olivieri che si è fatto ipnotizzare da Chichizola. Dietro Angella doveva ritrovare i giri giusti e al 20’ ha lasciato campo a Vazquez, assist per Bernabè il cui destro in corsa è finito proprio su Gori che ha bloccato in due tempi. Nella battaglia è emerso come spesso accade Melchiorri, che (28’) al termine di una grande azione Vulic-Dell'Orco, ha incornato in maniera perfetta sfiorando il ‘sette’. Col passare dei minuti il palleggio del Parma è diventato sempre più controllabile e il Perugia ha preso fiducia e campo, sfiorando il gol (32’) con una girata di Olivieri bloccata da Chichi su torre del solito Melchiorri in versione Kennet Anderson. Con Luperini il Perugia ha trovato invece un uomo-ovunque di grande fisicità e qualità, il migliore con il Melchiorri tutto-cuore, ma in evidenza ci sono andati anche un Casasola impreciso e dirompente e, finalmente, anche un Vulic solido, preciso, reattivo e geometrico che ha fatto capire a tutti come è riuscito a giocare in Champions League. Nella ripresa il Parma, anche attraverso i cambi di Pecchia, ha inevitabilmente provato ad esprimere tutto il suo enorme potenziale ma ha trovato il muro e una fase difensiva arcigna e attentissima della Castori-band.

Dopo dieci minuti all’arma bianca, il tecnico marchigiano ha cambiato la coppia d’attacco cercando spunto e freschezza in Di Serio e nel debuttante Strizzolo, che hanno inseguito continuamente la profondità. La risposta di Pecchia (Juric, un centrocampista, per Inglese) la dice lunga sui timori emiliani in una partita che pensavano probabilmente più abbordabile. Al Parma da qui alla fine sono rimasti solo una conclusione a lato di Valente sugli sviluppi di un corner (36’) e un sinistraccio pericoloso (43’) dell’abulico Vazquez, che Gori è stato lesto ad arpionare a terra. Corazzata neutralizzata. E se nel primo tempo ci fosse stato un pizzico di buona sorte in più, probabilmente ora si volerebbe perfino. Intanto però il punto è il primo passo di un lungo e si spera fruttuoso cammino.

PERUGIA (3-5-2): Gori 6,5; Sgarbi 6, Angella 6, Curado 6; Casasola 7, Luperini 7 (34’ st Santoro 6), Vulic 6,5, Kouan 6,5, Dell’Orco 6; Melchiorri 6,5 (12’ st Strizzolo 6), Olivieri 6 (12’ st Di Serio 6). A disp. Furlan, Baldi, Vulikic, Angori, Righetti, Paz, Giunti, Vano, Matos. All. Castori 6,5

PARMA (4-2-3-1): Chichizola 6,5; Delprato 6, Romagnoli 6, Valenti 6, Oosterwolde 6; Bernabè 6,5 (43’ st Bonny sv), Estevez 5,5; Man 6,5 (43’ st Camara sv), Vazquez 5, Mihaila 5,5 (34’ st Tutino 5); Inglese 5. A disp. Corvi, Borriello, Circati, Coulibaly, Zagaritis, Balogh, Juric, Benedyczac, Sits. All. Pecchia 5,5

ARBITRO: Serra di Torino 5

NOTE – Spettatori 5543 di cui 1450 abbonati e 209 parmensi nel settore ospiti, curva Nord chiusa per lavori. Terreno in condizioni non perfette. Ammoniti Estevez, Dell’Orco, Melchiorri; calci d'angolo 4-2 per il Parma, recuperi 1‘ e 3’.

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