Ciclismo, Luperini prima donna ds di una squadra maschile: «Col Team Corratec lanceremo talenti». Ed è pronto l'esordio al Giro

Parla la "Pantanina": «La squadra è nata lo scorso anno, ottenere l'invito alla corsa rosa è già una vittoria. Valerio Conti? Non farà più il gregario e occhio ad Attilio Viviani»

Ciclismo, Luperini prima donna ds di una squadra maschile: «Col Team Corratec lanceremo talenti». Ed è pronto l'esordio al Giro
di Carlo Gugliotta
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Martedì 31 Gennaio 2023, 11:37 - Ultimo aggiornamento: 11:42

Quando correva era stata soprannominata Pantanina per la sua grande abilità in salita. Scesa dalla bici, Fabiana Luperini ha un compito davvero importante: guidare la sua squadra, il Team Corratec, verso il prossimo Giro d'Italia. L'ex atleta di Pontedera, capace di vincere 105 corse in carriera tra cui cinque edizioni del Giro d'Italia e tre del Tour de France, è la prima donna in Italia a ricoprire il ruolo di direttore sportivo. Non si tratta di una prima assoluta: fu Cherie Pridham, nel 2021, la prima donna a sedere su un'ammiraglia di una squadra professionistica maschile, la Israel-Premier Tech. Ma al di là di questo, è sicuramente un orgoglio per tutti gli italiani sapere che una delle atlete più titolate al mondo sta lavorando per lanciare alcuni dei giovani talenti che la formazione toscana ha ingaggiato per il 2023.

Obiettivo Giro d'Italia

Un progetto molto interessante, al punto tale che Rcs Sport ha rilasciato al Team Corratec l'invito per partecipare alla prossima edizione della corsa rosa. Proprio ieri, la Luperini ha esordito in ammiraglia nella prima tappa del Saudi Tour, iniziando con i suoi ragazzi il cammino che li porterà al Giro d'Italia, l'appuntamento centrale di tutta la stagione. «E' un'emozione particolare essere qui perché mi trovo in un ambiente diverso da quello a cui sono abituata. Ho lavorato per tanti anni in quello femminile, quindi trovarmi in quello maschile è molto particolare. Anche l'esordio qui in Arabia Saudita, dove c'è una cultura molto diversa dalla nostra, è molto intenso. La prima tappa del Saudi Tour è stata abbastanza impegnativa per tutti, non solo per i ragazzi ma anche per quello che riguarda il nostro lavoro di direttori, in quanto c'era un tratto di strada molto sconnesso e le ammiraglie hanno dovuto supportare i ragazzi, vittime di tante forature. Il finale delle corse maschili, inoltre, è molto più caotico delle gare femminili: anche io devo imparare molte cose nuove in corsa».

Da parte dei corridori del team, però, non c'è stato alcun pregiudizio: «Sono stata accolta bene non solo dagli altri direttori sportivi, ma anche dai corridori. Per loro è una novità, ma stiamo lavorando bene per preparare al meglio il Giro d'Italia». Ed esserci è già un successo: «La squadra è nata lo scorso anno, ottenere l'invito alla corsa rosa già alla prima stagione tra le Professional è una vera e propria vittoria. Abbiamo molti talenti che potranno mettersi in mostra a cominciare da Valerio Conti, corridore romano che ha già vestito la maglia rosa quando era alla UAE Team Emirates. Ora può mettersi in proprio, visto che prima era soprattutto un gregario, e può ambire a qualcosa di molto importante. Poi ci sono tanti giovani che vogliono ben figurare come Attilio Viviani, fratello di Elia, Nicolas Dalla Valle, Alexander Konychev e Nicholas Tivani. Credo che nel corso della stagione potremo toglierci qualche bella soddisfazione». E in futuro qualcuna potrebbe seguire le sue orme: «Se una ragazza merita, secondo me, è giusto che possa rivestire ruoli che tradizionalmente sono ricoperti da uomini. Il divario di genere si è accorciato in tutti i campi e credo che in futuro vedremo tante altre ragazze sedere sull'ammiraglia di formazioni maschili».

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