Perugia, niente carrozze per disabili
e il viaggio per il figlio malato è un incubo

Perugia, niente carrozze per disabili e il viaggio per il figlio malato è un incubo
2 Minuti di Lettura
Lunedì 19 Gennaio 2015, 18:20 - Ultimo aggiornamento: 18:50
PERUGIA - ​Il figlio malato, un treno da prendere per raggiungere il residence Chianelli e il viaggio che diventa un incubo.

Come sempre infatti ha chiamato Trenitalia, a Roma, per prenotare la sala blu, quella per disabili, ma questa volta è iniziata una vera odissea. Suo figlio Lorenzo, 15 anni, in cura per una grave forma tumorale, da oltre due anni è costretto in carrozzina. La madre, Gianna di Luzio, voleva fargli trascorrere due giorni a Firenze, a casa di amici, visto che dal sabato al lunedì Lorenzo non deve sottoporsi alla radioterapia. Loro vivono a Perugia, nel residence Chianelli, una casa che accoglie malati di tumore. Dopo varie telefonate tra Roma e Firenze, una sola soluzione per madre e figlio: «Signora deve arrivare a Terontola (Arezzo) in auto - racconta la donna spiegando quanto le hanno detto da Trenitalia - perchè a Perugia non abbiamo carrozze attrezzate». «Peccato che quando sabato pomeriggio sono arrivata a Terontola, dopo 50 chilometri in auto, che per mio figlio non è facile fare e che paga Casa Chianelli - aggiunge - non c'era nessun posto per disabili ma una normale, e sudicia, carrozza in un convoglio regionale». Aiutata dal personale delle Ferrovie, denuncia ancora la donna che invierà una protesta ufficiale a Trenitalia, «ho sistemato Lorenzo su una poltrona chiedendo agli altri passeggeri di spostarsi in altri vagoni». E anche l'arrivo a Firenze non è stato senza problemi. Il personale addetto c'era ma il carrello è arrivato in ritardo quando lei, ormai esasperata, aiutata dai ferrovieri, aveva già fatto scendere il figlio e si era avviata verso l'uscita della stazione. Oggi riparte da Firenze ma questa volta ha annullato tutte le prenotazioni con Ferrovie: grazie a un amico porterà Lorenzo a Perugia con un'auto attrezzata.