Perugia, bimbo di un anno e mezzo ingerisce cannabinoidi: corsa in ospedale per salvarlo

Perugia, bimbo di un anno e mezzo ingerisce cannabinoidi: corsa in ospedale per salvarlo
di Luca Benedetti
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Lunedì 31 Luglio 2023, 09:01

Paura per un bimbo di un anno e mezzo che sabato, verso l’ora di pranzo, è stato portato in ospedale perché la nonna non riusciva a svegliarlo. Il piccolo avrebbe ingerito cannabinoidi. Il bimbo, italiano, è figlio di due nordafricani e vive con la nonna in una comunità del perugino per tutelarlo dalle mancanze dei genitori. In particolare la mamma vive nel nord Italia e sembra disinteressarsi alla crescita del piccolo.
L’USCITA
La vicenda è particolarmente delicata. Sembra, da una prima ricostruzione, che il bambino venerdì sera, sia uscito con il padre. O meglio la nonna glielo abbia affidato per un paio d’ore per stare insieme in un parco non lontano dalla comunità dove il bambino viene fatto crescere nella massima serenità accanto alla nonna. Il ritorno in comunità sarebbe avvenuto intorno alle nove di sera. Il bimbo stava dormendo e il papà l’ha riconsegnato alla nonna. Niente di più normale.
Sabato mattina quando la donna ha fatto per svegliarlo, il piccolo è rimasto nel suo lettino. Lì per lì la donna non ha dato tropo peso alla cosa. Un paio d’ore più tardi, però, è tornata nella cameretta e il bambino stava ancora dormendo. A quale punto allarmata dal fatto che il nipotino non rispondeva ai richiami, la donna ha chiesto aiuto.
IL DUBBIO
È stato attivato il 118 e il bimbo è stato portato di corsa al Pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia. I medici lo hanno subito perso in cura e, da quello che filtra, adesso il bimbo, ricoverato al reparto di Pediatria, sta bene ed è fuori pericolo anche se viene monitorato dai medici del Santa Maria della Misericordia. Certo c’è da ricostruire cosa sia successo in quelle due ore che il bimbo ha lasciato la comunità per trascorrere una serata con il genitore. C’è da capire cosa sia andato storto, se il piccolo abbia ingerito qualche cosa trovato in terra nel parco, oppure sia successo altro.
Scontato che si possa muovere l’Ufficio minori della questura che una volta che avranno il quadro clinico da medici ascolterà sia la nonna che il padre per capire cosa possa essere successo venerdì sera.
IL PRECEDENTE
Non è la prima volta che succede un fatto di questo tipo. Giusto lo scorso inverno, alla periferia di Perugia, un bimbo di due anni aveva ingerito una palina di hashish che aveva trovato in casa di amici dove lo avevano portato i genitori. In quella occasione il piccolo aveva ingerito due grammi di hashish. Per quella vicenda sono finiti sotto indagine da parte dei carabinieri. In particolare i genitori sono stati indagati per lesioni.
In quella occasione, non appena hanno capito cosa stava succedendo, i genitori hanno portato il bimbo in ospedale.

Decisivo l’intervento dei medici del Santa Maria della Misericordia e anche il fatto che la casa il bimbo di due anni aveva ingerito una “pallina” di droga si trovava nella vicinanze dell’ospedale.

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