Saluti vulcaniani, letterine e selfie spaziali: AstroSamantha all'inaugurazione dell'anno accademico di Perugia

Un "goliardo", il presidente dell'Asi Battiston, il rettore Moriconi e Samantha Cristoforetti
di Enzo Vitale
3 Minuti di Lettura
Sabato 17 Marzo 2018, 19:44
«Capitano mi scusi, c’è mia figlia che ha preparato una letterina per lei....». Samantha Cristoforetti guarda la singolare busta blu trapuntata di stelline bianche e poi si volta verso la bimba: «Grazie, ma cosa mai mi avrai scritto?». Un’altra donna l’aspetta sull’uscio di Palazzo Murena e le mostra un cartello. La scritta è inequivocabile: «Lunga vita e prosperità», il saluto del signor Spock, il vulcaniano di Star Trek, la serie di fantascienza tanto cara ad AstroSamantha.
C’è poi chi, “lottando” contro docenti e rettore, si fa largo per farsi un selfie....spaziale .
Inutile negarlo, la protagonista indiscussa dell’inaugurazione dell’anno accademico è stata proprio lei. Accompagnata dal presidente dell’Agenzia spaziale, Roberto Battiston, la prima italiana a volare nello spazio aveva tutti gli occhi puntati addosso. Qualcuno se l’aspettava con la tradizionale divisa degli astronauti: magliettina a maniche corte e logo Esa, ma così non è stato. La Cristoforetti si è presentata in abito blu, così come l’etichetta richiedeva.

L’INTERVENTO
Dopo un breve incontro con Moriconi e un altro nella Sala Dessau con la stampa, il Cristoforetti-pensiero è stato esposto al pubblico dell’aula magna: «Mi rivolgo soprattutto ai giovani studenti delle Superiori -ha detto l’astronauta dell’Asi-, se volete che la vostra vita abbia un senso dovete sognare. Certo, probabilmente non diventerete mai astronauti, ma impegnarsi, andare oltre e studiare, vi renderà migliori e sicuramente più appagati». Un appello poi ai maschietti: «Cercate di comprendere le vostre compagne, anche loro hanno il diritto di realizzarsi professionalmente, forse è giunta l’ora di avere nuovi ruoli all’interno della famiglia». E giù applausi, specialmente da parte del gentil sesso. A ricordare le eccellenze tecnologiche dell’Umbria ci ha pensato Roberto Battiston, “vecchia gloria” dell’ateneo perugino, tornato a riveder i colleghi dopo anni in giro per l’Italia e il mondo. Durante la cerimonia è stato anche siglato l’accordo di collaborazione scientifica fra l’Ateneo di Perugia e l’Asi.

L’ACCORDO
Osservazione dell’Universo e della Terra dallo spazio, Ingegneria Spaziale, attività di studio, formazione, ricerca, progettazione e sperimentazione, ma anche percorsi formativi di crescita culturale e professionale per studenti e laureati particolarmente qualificati. Questi gli obiettivi che verranno perseguiti dalle due istituzioni. «Perugia e la sua università sono stati protagonisti di grandi collaborazioni -ha ribadito Battiston- non ultima quella per lo studio dallo spazio dei terremoti, un progetto a cui hanno creduto anche le realtà economiche del territorio come le Casse di Risparmio locali». Il presidente dell’Asi ha ricordato anche le realtà produttive presenti in regione e l’apporto dato da Fisica alla scoperta delle onde gravitazionali.
«Il futuro? Penso a quello che diceva Einstein -chiosa ironico il prof–: non ci penso mai, arriva troppo in fretta».
© RIPRODUZIONE RISERVATA