Perugia, avanza la pratica del Peba. Per rimuovere le barriere architettoniche a Fontivegge e Madonna Alta piano da 1,7 milioni

L'area della stazione ferroviaria di Fontivegge
di Riccardo Gasperini
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Venerdì 19 Gennaio 2024, 09:00

PERUGIA - Avanza la partita del Peba, il piano di eliminazione delle barriere architettoniche per le zone interessate dal piano periferie, quelle di Fontivegge e Madonna Alta. Ieri la commissione Urbanistica di palazzo dei Priori ha dato il via libera all’unanimità all’atto, illustrato dall’assessore Margherita Scoccia (Urbanistica) e dal dirigente Franco Marini. Il Peba, finalizzato a migliorare la connessione delle aree territoriali interessate e a incrementarne l’accessibilità, rappresenta per la città una sorta di esperienza pilota, visto che interesserà aree specifiche. Potrà poi «successivamente trasformarsi in modello replicabile in altre zone fino ad individuare tutti gli ambiti territoriali del Comune», ha sottolineato Scoccia. Il piano era stato oggetto di una presentazione nei mesi scorsi, a maggio. È in quella sede che erano emersi i  numeri del progetto. Nell’intera area interessata, dal parco della Pescaia fino al parco Vittime delle Foibe, inglobando dunque anche la fascia della stazione (che sarà interessata da uno specifico intervento per l’accessibilità), sono emerse 825 criticità (solo 90 su via Angeloni), cioè interventi da fare per rendere l’area accessibile. Tutto è stato racchiuso in un database, con schede che riportano problemi e soluzioni. Lo studio, come venne spiegato, ha toccato ogni fronte, dalle strisce pedonali alla collocazione dei cestini. La mole di interventi è stata suddivisa in 18 stralci.

Capitolo fondi.

La spesa complessiva per i lavori di contenimento e superamento delle barriere fisiche e percettive esistenti ammonta a 1,7 milioni di euro. Per la precisione 362.763 euro per la manutenzione ordinaria, 1.179.446 euro per quella straordinaria, 225.295 euro per progetti specifici. Nel bilancio di previsione 2024-2026 per attuare interventi previsti dal Peba sono stati stanziati 180mila euro. Un aspetto sottolineato ieri nel dibattito in commissione da Erika Borghesi (Pd): «Per dieci anni non si è intervenuti per eliminare criticità facilmente risolvibili con un controllo puntuale del territorio e adesso, presentando il Peba, ancora non si dà concretezza al cambiamento investendo risorse con un importo dignitoso». Risorse a parte, da tutti i fronti è stata espressa soddisfazione per un piano che renderà una zona importante della città accessibile. L’assessore Scoccia ha aggiunto che il Peba è stato integrato alla luce di quanto emerso dall’iter partecipativo e che «nella prossima Agenda urbana, le cui risorse saranno concentrate su San Sisto, ci sarà un finanziamento per un altro piano finalizzato alla eliminazione delle barriere architettoniche». Ieri ha partecipato in collegamento anche Leris Fantini, il professionista incaricato della redazione del piano secondo cui la città «il piano non risponde solo alle necessità di persone con disabilità, ma a quelle dei cittadini di tutte le età».

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