Pecorelli, chiesto il rinvio del processo per l'estradizione in Albania

«Secondo quanto riferito all’assistito dall’avvocato albanese il giudice che deve processare non si è più presentato in Tribunale in quanto sottoposto alla Commissione valutazione per i magistrati in servizio (cd. Vetting). Invero, da informazioni presenti anche nel web, il magistrato sarebbe indagato dalle competenti autorità albanesi». È quanto si legge nell'atto attraverso il quale gli avvocati Massimo Brazzi e Andrea Castori chiedono il rinvio del processo per l'estradizione di Davide Pecorelli, il naufrago di Montecristo. L'udienza era in programma per oggi. In Albania il 48enne di Selci Lama è accusato dal tribunale di Scutari di truffa, vilipendio di tombe, azioni che impediscono la scoperta delle verità, distruzione di un’auto mediante incendio e attraversamento illecito del confine. Se riesce a spuntare un patteggiamento con la condizionale o piccole pene sostitutive, in carcere in Albania non ci va e viene meno la richiesta di estradizione all'Italia. «Ho risarcito la società di noleggio dell’auto che ho bruciato», spiega Pecorelli.