Pazienti trasportati da Perugia a Roma per un Ecmo, i sanitari di Terni: «Fatto pochi giorni fa, siamo capaci anche qui»

Pazienti trasportati da Perugia a Roma per un Ecmo, i sanitari di Terni: «Fatto pochi giorni fa, siamo capaci anche qui»
di Vanna Ugolini
3 Minuti di Lettura
Lunedì 15 Marzo 2021, 15:16

«Abbiamo fatto un Ecmo pochi giorni fa, l'ospedale di Terni è in grado di farlo».

La spiegazione fornita dal dg Pasquale Chiarelli in una lettera congiunta con il collega di Perugia non ha calmato le acque sul caso sollevato dal Cardiochirurgo Alessandro Pardini: due pazienti trasferiti da Perugia a Roma per un intervento importante e delicato, un intervento salvavita che, però, come ha specificato il cardiochirurgo Alessandro Pardini, «a Terni si fa da dieci anni, con risultati ottimi».

La dichiarazione che viene da un operatore sanitario, che conferma quanto sostenuto dal dottor Pardini, deve restare anonima perchè il direttore generale Pasquale Chiarelli ha ritenuto di adottare la linea del suo predecessore Maurizio Dal Maso: nessuna autorizzazione a parlare con la stampa se prima le dichiarazioni non sono autorizzate dal dg.

Ma le dichiarazioni che arrivano da dentro l'ospedale sono state documentate. Pochi giorni fa a Terni è stato fatto un intervento analogo a quello per cui due pazienti di Perugia sono stati trasferiti a Roma.

Nella lunga lettera di precisazione inviata dai due dg degli ospedali di Terni e di Perugia sono state sottolineate sostanzialmente due cose: nè Terni nè Perugia sono iscritte in un registro, la Rete nazionale per la gestione della sindrome da insufficienza respiratoria acuta grave da polmoniti da virus A (H1n1)gli ospedali di Terni e Perugia non sono iscritti in questa rete. «Cosa aspettano a iscrivere Terni in questa Rete? Sarebbe possibile», spiega il sanitario dell'ospedale Santa Maria. «Certamente in questi dieci anni non abbiamo lavorato fuori dalla legalità», aggiunge il cardiochirurgo Pardini. In secondo luogo si faceva riferimento alla carenza di personale che, in questo periodo, è concentrato soprattutto nei reparti Covid. «Al reparto di cardiochirurgia non è stato chiesto nulla: tutto il reparto è stato completamente scavalcato e quindi non ci siamo potuti porre il problema se ci fosse sufficiente personale o meno. Tra l'altro lo stesso dg sembra non sapesse nemmeno che l'ospedale di Terni è in grado di fare l'Ecmo, perchè si sarebbe informato solo successivamente alle notizia apparse sulla stampa».
Insomma, la vicenda anzichè chiarirsi si complica. E, intanto a sostegno del dottor Pardini e all'impegno che continua a dare all'ospedale di Terni, arriva anche una nota della Cgil in cui si ribadisce «il ruolo primario dell'azienda ospedaliera di Terni, anche per l'alta specialità ricordando che da anni, proprio a Terni, attraverso tale metodica si salvano vite umane. Non vanno dimenticate quindi simili eccellenze, ma anzi chiediamo di potenziare e investire sulle competenze di tutti i professionisti, comprese quelle infermieristiche». E Thomas De Luca, consigliere 5 Stelle in Regione, chiede chiarimenti su quanto avvenuto a Terni e sugli sprechi di denaro pubblico conseguenti a questi trasferimenti fuori regione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA