Partipilo, la Ternana, il gol al Perugia e l'urlo brasiliano: "Due giorni di riposo a casa mia, a Bari, ma che gioia!"

Partipilo, la Ternana, il gol al Perugia e l'urlo brasiliano: "Due giorni di riposo a casa mia, a Bari, ma che gioia!"
di Paolo Grassi
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Mercoledì 21 Settembre 2022, 00:08

I clamori del post derby, per Anthony Partipilo, sono lontani. Ma solo nei chilometri. Dopo la partita nel quale è stato protagonista con il gol segnato, dopo le domande dei cronisti e la folla rossoverde che lo ha acclamato all'uscita dallo stadio, è andato a prendersi un po' di relax a casa sua, a Bari, approfittando dei due giorni di riposo. Ma il suo cuore vola a Terni, al Liberati, al gol segnato infilando quella palla servita da Antonio Palumbo, all'urlo dei tifosi. E nelle sue orecchie, risuona pure quel grido brasiliano, al suo gol. Ternana-Perugia è stato tramesso persino in Brasile, dall'emittente Dibrou Sports. Il video del gol dell'attaccante rossoverde, con tanto di commento e urlo prolungato del telecronista brasiliano, sta diventando virale tra i tifosi. Un video nel quale il cronista, adeguando i nomi al suo accento sudamericano, commenta la rete segnata da "Parcipilu" su cross di "Palumbu, o capitão", raccontando anche l'urlo della "Torcida" dei tifosi del Liberati: "Un pro Ternana! Zero par o Perugia! Parcipilu! Parcipilu! Belo gol!". Lui, Parcipilu... pardon, Partipilo, quel video lo ha. Glielo hanno mandato sul cellulare. «Quando lo ho visto per la prima volta, mi è venuto il sorriso. Sono cose belle, che ti fanno piacere». Chissà, magari, da bambino, avrà pure sognato che un giorno un cronista brasiliano raccontasse un suo gol. «Ma certo. Le urla dei telecronisti brasiliani al gol, sono sempre bellissime. E fa piacere sentire queste urla su un mio gol». Ma allora, questo "day after" del derby? «A casa mia. A Bari. Due giorni qui, con mia famiglia. Però, mi arrivano comunque tante telefonate, tanti messaggi. Tifosi e amici che mi fanno i complimenti e mi ringraziano per il gol. E' bella, questa cosa». Come bello è stato il momento dell'uscita dallo stadio in macchina. Quei momenti in cui è difficile, anche a bordo di un'auto, riuscire a fare più di un metro in un minuto. «Mi hanno fermato in tanti. Chi mi faceva i complimenti, chi mi ringraziava, chi mi chiedeva foto e selfie insieme. Una bella esperienza. Una bella emozione». La stessa emozione che lui e la squadra hanno regalato alla città. Il gol, lui lo ha regalato alla città e ai tifosi, ma anche ai suoi familiari, visto che è andato a esultare proprio verso la tribuna. «Mia moglie e i miei piccolini - ha rivelato subito dopo la partita - erano lì. Loro sono qua con me e fanno per me tanti sacrifici. Soprattutto mia moglie, con due bambini piccoli. Non è facile». E la "torcida"? «Uno spettacolo. Da quando sono qui, per la prima volta ho visto uno spettacolo così» E adesso? «E adesso... niente. Siamo contenti, abbiamo festeggiato. Ora, però, cominciamo a pensare al Cittadella». Che si affronta il primo ottobre. Ma, intanto, si riprende la concentrazione. Se è vero, come dice mister Cristiano Lucarelli, che questo campionato è fatto di 38 singoli obiettivi. Ne mancano ancora trentadue.

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