Orvieto si trasforma nella città dell’inclusione. Entra nel vivo ciCasco, la festa organizzata dall’omonimo comitato di volontariato, in collaborazione con il Comune di Orvieto, che proprio all’insegna dell’integrazione quest’anno si sposa con altri eventi. La manifestazione, infatti è inserita all’interno del programma di "Orvieto città del gusto, dell'arte, del lavoro e dell'innovazione" e, in collaborazione con l’associazione La Castellana che festeggia 50 anni, lancerà la 50esima edizione della cronoscalata omonima che si terrà dal 13 al 15 ottobre.
Due Lo location: piazza d’Armi all’ex caserma Piave dove si svolgerà mototerapia con le auto della Castellana e Palazzo dei Sette che ospiterà laboratori, letture e la proiezione del primo cartone animato inclusivo al mondo con le mascotte di Lampadino e Caramella. La manifestazione, giunta alla terza edizione, serve a raccogliere i fondi per realizzare centri estivi per bambini disabili.
«Le famiglie che hanno bambini con disabilità – spiega il presidente del comitato ciCasco, Leandro Tortolini – alla fine dell’anno scolastico si ritrovano, loro malgrado, esclusi dall’offerta dei campi estivi del territorio che non hanno personale qualificato per gestire, seguire e prendersi cura di un bambino con disabilità.
Domani, venerdì 29 settembre, ciCasco e La Castellana, insieme ad alcuni piloti e alle loro auto, avranno la possibilità di accedere all’interno della Casa di reclusione di Orvieto per consentire ai detenuti che hanno partecipato al corso di fotografia, promosso dal Comitato ciCasco e curato da Manuela Cannone, di scattare in assoluta sicurezza e rispetto delle norme carcerarie foto ai piloti e alle macchine. Gli scatti faranno parte di un calendario i cui proventi contribuiranno a sostenere la raccolta fondi. Sempre domani l’atrio di Palazzo dei Sette si trasformerà nel MagiRegno degli Zampa, il mondo fantastico in cui è ambientato “Lampadino e Caramella”. Parla di grande festa dell’inclusione, la sindaca Roberta Tardani che sottolinea che «il confronto, la discussione e il dialogo sono gli strumenti più potenti che abbiamo per abbattere i muri. Questo appuntamento - conclude - ci farà divertire ma ci farà anche riflettere e siamo sicuri che mostrerà il lato migliore della nostra città».