Narni, Sofia Loren e Marcello Mastroianni incantano lo Scalo. La rigenerazione urbana passa per il cinema

Narni, Sofia Loren e Marcello Mastroianni incantano lo Scalo. La rigenerazione urbana passa per il cinema
di Francesca Tomassini
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Giovedì 21 Dicembre 2023, 08:16

NARNI Sofia Loren e Marcello Mastroianni a Narni Scalo. Arte e cinema invadono le vie del centro. Grazie alla collaborazione di un privato che ha messo a disposizione la facciata della propria casa, prosegue Rigenerarsi progetto sulla rigenerazione urbana e culturale promosso dall'amministrazione comunale. Un evento diffuso nei non luoghi della città che ha mosso i primi passi a novembre con una tre giorni di mostre d’arte, incontri e letture d’autore sul tema della rigenerazione, intesa nel suo senso più ampio: urbana, ma anche sociale, economica e creativa. Questa volta, sulla scia de Le vie del Cinema, che proprio quest'anno festeggia a Narni i suoi primi trent'anni, lo spunto arriva da due icone del cinema italiano. Ne è venuto fuori un murales raffigurante i volti di Sofia Loren e Marcello Matroianni alti quasi due piani, coordinato dallo street artist e docente di storia dell'arte David Pompili. Un'iniziativa accolta con molto favore da tutta la comunità. «La manifestazione Le vie del cinema - spiega un residente - ha segnato una svolta culturale importante per la città. Ho sempre sperato che sulle facciate delle vie del paese si dipingessero le immagini più significative dei film restaurati, come avevo visto a San Giuliano, dove è nato Fellini, dove sui muri delle case sono stati dipinti i volti degli attori con cui lo stesso regista ha lavorato e scene di film». Un progetto da sviluppare nel lungo periodo. «Quest'anno - spiega l'assessore all'ambiente di Narni giovanni Rubini - per l'edizione zero il tema era le città invisibili. Un omaggio a Italo calvino in occasione del centenario dalla nascita. Nel corso della tre giorni, erano stati realizzate diverse opere con la collaborazione degli studenti dell'Istituto Gandhi. Questo nuovo murales - precisa- seppure slegato rispetto alle tempistiche del festival, si inserisce comunque nel solco della rigenerazione urbana. A questo proposito, è già stato individuato un altro sito su cui realizzare un nuovo murales. In generale - chiude - l'idea è continuare a investire in questo ambito». Un progetto di ampio respiero, che vede il coivolgimento dai più giovani agli artisti locali che, con le loro opere sono andati a occupare e abiteranno, quelli che sono definiti "non luoghi" per antonomasia. Fra quelle già realizzate, "Sorridi" ad opera dallo street artist e docente di Storia dell'Arte David Pompili, grazie al supporto della professoressa Elena Lanari e del laboratorio Gandart24 con le ragazze e i ragazzi dell'istituto superiore Gandhi. Un intervento su una cabina che è stata trasformata in un'opera pop art.

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