Narni, si accende una speranza sul complesso de "Le Grazie". Il comune di Roma lo candida ai fondi del Pnrr

Narni, si accende una speranza sul complesso de "Le Grazie". Il comune di Roma lo candida ai fondi del Pnrr
di Francesca Tomassini
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Venerdì 21 Ottobre 2022, 16:13

Complesso de "Le Grazie", forse non tutto è perduto. Il vecchio e cadente edificio che si affaccia sulla via Flaminia potrebbe rinascere a nuova vita. Sarà l'unico bene del Comune di Roma a essere candidato al bando di Cassa depositi e prestiti per accedere ai fondi Pnrr finalizzati alla riqualificazione e messa in sicurezza della struttura. La proposta era stata lanciata nel corso del 2021 dall'amministrazione guidata da Francesco De Rebotti che aveva sollecitato gli uffici capitolini proprio sulla possibilità di inserire il bene fra i beneficiari dei fondi per il Recovery.

Oggi, la notizia della candidatura.

Ad annunciarlo il sindaco di Narni Lorenzo Lucarelli e dall'assessore alla cultura e al turismo Giovanni. 

«L’iniziativa - spiegano - potrebbe destinare Le Grazie ad un futuro utilizzo nel settore turistico e ricettivo, promuovendo al tempo stesso la sostenibilità e gli investimenti in efficienza energetica. E’ un primo importante passo  che si auspica porti alla piena valorizzazione di una struttura imponente che, nel corso della storia, è stata chiesa, convento, scuola, colonia, collegio, scuola professionale, fino al suo abbandono negli ultimi anni ottanta».

Un glorioso passato e un presente fatto di degrado e abbandono quello di questo edificio posizionato lungo la via flaminia, subito fuori dal centro abitato narnese. 

«La struttura – ricordano - è stata oggetto di numerosi studi e progetti per l’utilizzo, nessuno dei quali ha avuto l’opportunità di essere finanziato. Si riparte ora - concludono sindaco e assessore - con l’offerta di una società che gestirà un fondo per acquisire l’immobile e che avrà anche l’obiettivo di valutare potenziali iniziative in accordo con le amministrazioni comunali».

Nato come romitorio, nel Cinquecento, grazie a un'immagine della beata Vergine Maria dipinta sul muro ritenuta miracolosa la chiesa fu intitolata alla Madonna delle Grazie. La vita di chiesa e convento prosegue fino al 1860 quando con il decreto Pepoli vengono chiusi gli ordini ecclesiastici e gli immobili ceduti allo stato che a sua volta li rivende ai privati. E la Madonna delle Grazie non fa eccezione. Nel 1898 diventa un fienile ed il complesso è prima acquistato da Giuseppe Chiodi e poi dall'avvocato Frabellini di Spoleto. Successivamente passa alla contessa Olga Sasso Ruffo Ogarev che, grazie al matrimonio della sorella con il principe Andrej Romanov, si imparenta con la famiglia dello zar di Russia. Nel 1919 Olga Ogareva vive nella località Grazie, nei pressi di Narni, dove proprio all'interno del complesso apre le scuole per il popolo. Nel 1926 poi la struttura è ceduta ad un'opera di Roma che nel periodo fascista la trasforma in colonia.  Attorno agli anni Cinquanta, sotto la spinta di della superiora madre Flaviana, il collegio riprese l'attività fino al 1974 circa quando entra nella disponibilità del comune di Roma. Alla fine degli anni Ottanta, alcuni locali fra cui la chiesa sono stati adibiti a scuola professionale. Nel 2000, in occasione del Giubileo fu presentato un progetto di riqualificazione, mai realizzato.

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