Morte dell'insegnante uccisa dal monossido, il giallo del giovane amico che stava con lei

Morte dell'insegnante uccisa dal monossido, il giallo del giovane amico che stava con lei
di Nicoletta Gigli
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Martedì 31 Ottobre 2023, 09:31

TERNI «Se dovesse accadermi qualcosa di brutto testimonieresti in mio favore scrivendo sulla mia bacheca facebook che non ero depressa ma amavo la vita. Se puoi avvisare chi di dovere che venga detto tutto ciò che mi è accaduto perché questa è la mia volontà, fai in modo che non si insabbino le cose». Il messaggio Francesca, ossessionata dalle patologie che riteneva essere insorte dopo due dosi di siero contro il covid, lo inviò a una delle amiche conosciute durante la lotta contro i vaccini. Una lotta che l'ha vista manifestare più volte insieme al gruppo reazioni avverse da vaccino. Francesca aveva 44 anni, insegnava alla scuola media Marconi e ha detto addio alla vita nella casa di via Rossini riempita di monossido di carbonio. Due bracieri artigianali con diavolina e carbonella che, una volta accesi, hanno saturato di gas i locali dove la 44ennne ternana si trovava insieme ad un ragazzo tedesco di 24 anni. All'arrivo dei soccorritori per lei purtroppo non c'era più nulla da fare. L'amico, in condizioni gravissime, è stato soccorso e trasportato in ospedale dove è ricoverato con riserva di prognosi. Sulla tragedia indagano a ritmo serrato gli investigatori della squadra mobile. A caccia di elementi che possano far luce sul giallo che si è consumato nel quartiere Cesure. Nelle prossime ore il pm, Giorgio Panucci, deciderà se disporre l'autopsia.Nell'appartamento sotto sequestro diversi sopralluoghi della polizia. Si indaga sulla presenza nella casa teatro della tragedia del 24enne tedesco, che sarebbe arrivato a Terni solo qualche giorno fa. Su di lui pochissimi elementi tranne il fatto che è incensurato e che non è mai stato controllato in Italia. Gli investigatori contano, quando le sue condizioni di salute lo consentiranno, di poterlo interrogare. Convinti che lui possa fornire elementi utili per ricostruire quello che è successo nella notte tra sabato e domenica nella casa al quinto piano del civico 54 di via Rossini. La notizia della morte di Francesca, stimata insegnante, mite e disponibile per gli altri, ha scosso chi l'ha conosciuta. Sui social lo sdegno degli amici che con lei hanno portato avanti la battaglia contro i vaccini. Sul gruppo "Effetti collaterali vaccini anti covid" Francesca aveva iniziato a chiedere aiuto per quella che definiva "insonnia invalidante". «Ero molto agitata prima di farlo - scriveva l'insegnante ternana - perché avevo sentito dei casi avversi e morti ma era necessario per non perdere il lavoro. Avevo paura di avere danni collaterali di notte. Dopo la seconda dose ho passato tantissime notti totalmente in bianco. Ero un soggetto sanissimo che dormiva dopo pranzo e la notte benissimo e molte ore. Tutti i medici e specialisti che ho consultato hanno attribuito tutto all'ansia. Aiutatemi». Sulla tragedia c'è un fascicolo aperto in procura dal pm, Panucci.
Tra le ipotesi al vaglio, accanto alla volontà dei due di chiudere con la vita, c'è l'istigazione al suicidio.

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