Terni. «Dammi tutti i soldi» e aggredisce il padre per comprare la droga

Terni. «Dammi tutti i soldi» e aggredisce il padre per comprare la droga
di Nicoletta Gigli
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Venerdì 5 Aprile 2024, 09:41

Terni Ha vent'anni, è ternano, e per un anno ha tenuto sotto scacco tutta la famiglia. Ogni volta che pretendeva i soldi per comprare la droga e otteneva un rifiuto erano botte, insulti e pesanti minacce. Per due volte ha mandato suo padre in ospedale per le ferite rimediate nel corpo a corpo a caccia di denaro. I genitori e la sorella minore hanno cercato di proteggerlo fino all'ultimo episodio ma poi, di fronte al crescendo di violenza, hanno capito che non avevano altra strada che quella di denunciare il giovane e raccontare il loro calvario.

L'ennesimo assalto ai genitori e alla sorella minore va in scena il giorno prima di Pasqua. Il ventenne scatena di nuovo l'inferno nell'appartamento di Borgo Bovio dove vive con la famiglia. Nella notte, forse in preda a una crisi d'astinenza, prende una lampada e la lancia contro suo padre che, ferito alla testa, è costretto ad andare in ospedale. Qualche ora dopo continua a pretendere i soldi e di fronte al rifiuto dei familiari inizia a distruggere mobili e arredi. La madre e la sorella cercano di calmarlo ma non c'è verso. Le due donne, terrorizzate, scappano via, si rifugiano da una vicina di casa e danno l'allarme. Chiamano il numero unico delle emergenze e scatta l'intervento di una pattuglia dell'arma. All'arrivo dei carabinieri il ventenne ternano, completamente fuori controllo, ha raggiunto il cortile della palazzina. In mano ha un grosso coltello da cucina col quale sta dando la caccia alla madre e alla sorella. Viene bloccato e l'arma sequestrata. Gli investigatori devono usare tutte le accortezze del caso per raccogliere la testimonianza della sua famiglia, provata da maltrattamenti che vanno avanti ormai da un anno. Sono i genitori a mettere nero su bianco l'inferno vissuto tra le mura di casa. Nella denuncia ricostruiscono la lunga serie di episodi violenti legati solo alla pretesa dei soldi per comprare gli stupefacenti. Nelle carte finiscono anche i due referti dell'ospedale, l'ultimo per le ferite alla testa, che certificano le lesioni riportate dal padre del ventenne. Per il ragazzo si aprono le porte del carcere di Sabbione con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e porto di armi.
La sera prima dell'arresto il ventenne era stato denunciato dalla polizia per aver rapinato un coetaneo a Borgo Bovio portandogli via i soldi, il telefono e il giubbotto. La mattina di pasquetta l'arresto viene convalidato dal giudice, Chiara Mastracchio, che conferma la pericolosità del ventenne, che ha qualche precedente per furto e droga, e dispone la detenzione in cella, la misura più dura. Ad assisterlo è l'avvocato Francesco Mattiangeli.
 

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