Lunghe file e delusione
per le mascherine distribuite
dal Comune agli anziani:
«Sembrano straccetti di carta»

Una delle mascherine distribuite ai ternani
di Corso Viola di Campalto
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Venerdì 10 Aprile 2020, 14:18 - Ultimo aggiornamento: 15:25
TERNI Sono migliaia e sono state fornite dalla Protezione civile. Si tratta delle stesse mascherine monouso che avevano provocato l'ilarità e la rabbia dei medici dell'Usl dopo la consegna dei kit per l'emergenza Coronavirus perché definite da molti poco più di un panno senza elastico, più utili per pulire casa. Il Comune le sta distribuendo ai cittadini over 65 dopo l'ordinanza firmata dal sindaco Leonardo Latini che impone l'obbligo di indossare mascherine all'interno di esercizi commerciali, uffici pubblici, uffici postali, istituti di credito e in ogni altro luogo chiuso in cui è previsto l'ingresso generalizzato di persone, oltre che sui mezzi di trasporto pubblici. Grazie alla disponibilità di Federfarma anche le farmacie private di Terni, oltre a quelle comunali, da ieri le stanno consegnando ai cittadini con regole ben precise: una sola mascherina per ogni anziano che potrà essere ritirata anche da un incaricato, esibendo un documento d'identità della persona con più di 65 anni. Così ieri mattina in tantissimi sono andati a fare la fila davanti alle farmacie più vicine, molti perché completamente sprovvisti. Si sono formate file e pericolosi assembramenti, tanto che in alcuni casi sono intervenute le forze dell'ordine: «Ho aspettato un'ora - dice una donna anziana che si aiutata con una stampella per camminare - ma quando me l'hanno date sono rimasta perplessa, non c'è l'elastico e devo infilarle dietro l'orecchio, mi sembrano più un panno leggero per pulire in casa che una mascherina protettiva, ma altrO non ho trovato e quindi userò questa, sicuro che proteggono?».
Un anziano è uscito sventolandola, tipo bandierina: «Io ho fatto la fila per poter poi andare alle Poste - racconta - ma come la infilo nelle orecchie?Sono davvero troppo leggere, ho paura che si rompa mentre cerco di indossarla e poi che faccio che ne ho una sola?».
Un farmacista se la prende pure con la stampa: «Su alcuni siti la notizia è pubblicizzata - racconta dal dietro il bancone protetto dal plexiglass - con un'immagine delle mascherine chirurgiche così quando le abbiamo consegnate è stata grande la delusione ed è sfuggita pure qualche imprecazione».
Cgil, Cisl e Uil Terni attaccando invece l'ordinanza mascherine. «Prima -dicono - andavano fornite alla popolazione, ci sentiamo in obbligo di evidenziare questo perché è sotto gli occhi di tutti la difficoltà, ancora oggi persistente, nel reperire le mascherine che tra le altre cose vengono vendute a prezzi diversi dai vari distributori; è giusto avere il massimo dell'attenzione verso le fasce più anziane e disagiate del nostro territorio, inoltre sono stati segnalati assembramenti in più di una farmacia per ritirare mascherine la cui efficacia sembra non essere del tutto adeguata per l'utilizzo indicato».
 
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