La polemica di capodanno:
fuochi sì- fuochi no

La polemica di capodanno: fuochi sì- fuochi no
1 Minuto di Lettura
Martedì 15 Dicembre 2015, 13:37 - Ultimo aggiornamento: 13:42

PERUGIA - Nella polemica del capodanno - dopo le proposte di vietare i fuochi d'artificio che rischiano di provocare danni gli animali - prendono la parola anche le aziende che lavorano proprio nel settore.

La consigliera Pd Emanuela Mori aveva proposto «lanterne al posto dei fuochi».

«Siamo da più di un secolo fabbrica di fuochi d’artificio e da sempre svolgiamo questa attività con arte e passione, ci sentiamo quindi in dovere d’informare l’opinione pubblica della reale situazione e di parlare a nome di tutta la categoria che rappresentiamo - spiega l'azienda "Gianvittorio Pirotecnica" - si tende a demonizzare l’utilizzo dei cosiddetti “botti di capodanno”. Ci sono tante aziende serie, che rispettano le regole e pagano le tasse, e nelle rivendite di fuochi è presente una vasta gamma di prodotti pirotecnici silenziosi che emanano solamente luci e colori. Infine, si tende a criminalizzare la pirotecnica come uno strumento di morte quando invece non lo è: la pirotecnica, quella vera e legale, è arte, passione, colore e magia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA