IL PUNTO
«Ci avviciniamo – dice frate Buonamano – alla solennità di Santa Angela che cade nella giornata del 4 gennaio e la riapertura dell’Oratorio del Gonfalone è un importante segnale. La chiesa di San Francesco è chiusa al culto a causa del terremoto. In occasione del Giubileo della Misericordia qui era stata aperta una Porta Santa in uscita. Anche Santa Angela ha varcato quella porta, ma non è andata lontano e, soprattutto, non ha abbandonato i folignati e quanti, a livello mondiale, le sono devoti. In questa fase, rispetto a San Francesco che è anche santuario di Angela siamo in collocazione provvisoria. La nostra speranza è quella – conclude – di poter riattivare la chiesa. Attendiamo di sapere cosa dobbiamo fare». «Per ora – spiegano i frati minori conventuali – l’Oratorio sarà aperto al culto e ai pellegrini solo nei finesettimana poi si valuterà la possibilità di estendere le aperture. Si tratta di un momento di grande importanza per la Diocesi, per la città e per noi soprattutto in vista della solennità di Santa Angela. Questa apertura segue anche le numerose richieste dei pellegrini che vogliono visitare e pregare Santa Angela che non può essere tolta alla devozione della gente».
LA STORIA
La confraternita del Gonfalone di Foligno – ricorda un articolo della Gazzetta di Foligno, settimanale edito dalla Diocesi - venne istituita nel 1533. Inizialmente si chiamava confraternita della Madonna di San Francesco, perché era legata ad un’antica immagine della Madonna dipinta su un muro laterale della chiesetta di San Matteo, edificio che nel XIII secolo era stato inglobato nella chiesa dei francescani”. Lo scritto ricorda poi i vari interventi che hanno portato alla veste odierna dell’Oratoriod el Gonfalone sottolineando inoltre che “l’altare maggiore ospitava la tela rappresentante San Bonaventura (francescano, ndr) e l’Assunta” ribadendo il legame con l’Ofm Conventuali.
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