L'ex questore: «Bocci era sottosegretario ma non mi ha mai chiesto favori»

Carmelo Gugliotta
di Enzo Beretta
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Mercoledì 8 Novembre 2023, 07:33

Nel processo 'Concorsopoli' la difesa di Gianpiero Bocci ha chiamato a testimoniare nell'ultima udienza che si è celebrata ieri a Perugia due ex questori: Carmelo Giugliotta e Giuseppe Bisogno. Il primo, in Umbria dal gennaio 2014 a settembre 2016, ha spiegato ai giudici del collegio che l'allora sottosegretario agli Interni non gli ha mai chiesto favori. «I miei rapporti con lui erano istituzionali, molto corretti e amichevoli. Mi state chiedendo se mi ha mai chiesto informazioni su indagini o procedimenti penali in corso? Assolutamente no, non mi ha mai chiesto alcunché. Mai una cortesia, neppure il trasferimento di un agente o un punteggio. Posso dire che Bocci si è impegnato per far arrivare rinforzi a Perugia per migliorare la vita in provincia». Nel corso della testimonianza Gugliotta ha raccontato che un giorno un suo collaboratore gli ha segnalato la presenza al primo piano della moglie dell’onorevole: «Come un normale utente stava facendo la fila all’Ufficio passaporti.

Sono stato questore al Sud Italia e vi garantisco che queste cose generalmente non accadono».

L'altro questore, Giuseppe Bisogno, a Perugia tra il 2018 e il 2019, ha confermato che «assolutamente no, nella maniera più assoluta», Bocci ha mai chiesto informazioni su inchieste o altro. Sempre ieri ha deposto il generale Dario Solombino, già comandante provinciale dela guardia di finanza: «Il Comandante del Nucleo di polizia tributaria mi informò che in qualche modo in alcune intercettazioni era citato il sottosegretario. L’informazione era generica, ho capito che il contesto era delicato e non ho chiesto ulteriori informazioni sul contenuto». Solombrino ha spiegato che nelle successive occasioni in cui ha incontrato Bocci non ha avuto l’impressione che egli sapesse qualcosa né glielo chiese.

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