L'assessore Agabiti: «Dal web alla tv, Umbria in scena tutto l'anno»
«"L'anno che verrà", una spinta per tutta la regione»

L'assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Paola Agabiti
di Fabio Nucci
5 Minuti di Lettura
Mercoledì 28 Dicembre 2022, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 13:20

PERUGIA - Uno spettacolo lungo un anno. L’Umbria delle bellezze artistiche, storiche e naturali si accinge a tornare in scena in diretta nazionale per il San Silvestro di RaiUno con Amadeus, ma per il Cuore verde il sipario non si è mai chiuso. Il 2022 ha infatti toccato il record di arrivi e presenze turistiche con una crescita del 10% rispetto al 2019. Cifre che accompagnano un’immagine nuova e “totale” della regione, come ricorda l’assessore regionale al Turismo e alla Cultura, Paola Agabiti, già al lavoro per la campagna promozionale 2023 e per un’app destinata a connettere sempre più turisti e viaggiatori anche coi luoghi umbri più nascosti.

Assessore Agabiti, il 2022 stato un anno positivo per il turismo umbro. In che termini a livello numerico?

«L’anno che si sta per concludere ha segnato una vera e propria rinascita del turismo nella nostra regione. La fine delle restrizioni Covid ha ricondotto in Umbria visitatori e turisti dall’Italia e dall’estero. E l’amministrazione regionale non ha voluto farsi trovare impreparata, mettendo in atto una politica di promozione e valorizzazione senza precedenti. Come assessorato al Turismo ci siamo impegnati, fin dal nostro insediamento, nel trasmettere l’immagine di un’Umbria accogliente, ospitale, ricca di tesori e di eccellenze in ogni suo angolo. I risultati ci hanno premiato: l’attrattività ha raggiunto il record nell’estate 2022 che ha fatto registrare il maggior numero di presenze e di arrivi degli ultimi dieci anni. In termini di presenze, soprattutto, tra maggio e ottobre, c’è stato un incremento del 9,8% sul 2019. Anche sulla ricettività contiamo un incremento di quasi il 9%, con ben 5.946 strutture certificate».

Quali le conferme e le sorprese tra le aree e le località?

«Il Trasimeno, in particolare, ha registrato un +17,5% in termini di arrivi e un +14,6% di presenze sul 2019; così come lo Spoletino un +11% per gli arrivi e +14,8% per le presenze. Hanno registrato significativi incrementi, inoltre Tuderte, Valnerina e Orvietano. Ma l’intera provincia di Perugia, con Amerino e Ternano hanno registrato un’importante crescita».

Da Rasiglia alle Mole di Narni, c’è anche un’Umbria “segreta” che funge da elemento di attrazione.

«Oggi, l’intero territorio regionale è fortemente attrattivo, con flussi turistici che toccano tutti i comprensori e che rendono tutta l’Umbria una terra visitata da migliaia di turisti e appassionati, conquistati dal fascino della sua storia, delle sue opere d’arte, dei suoi borghi e delle sue eccellenze enogastronomiche. C’è stata una forte riscoperta di piccoli centri e angoli meno noti oggi raggiunti da un numero crescente di viaggiatori che in essi riscoprono la magia e lo splendore di una terra unica e magnetica».

Immagini che circolano sempre più anche in canali non ufficiali, cosa avverrà per le future campagne promozionali?

«Abbiamo investito molto nella promozione, veicolando l’immagine di un’Umbria in grado di accogliere ogni tipo di turista e di offrire una gamma di tesori ed eccellenze distribuite in tutto il suo bellissimo territorio.

campagna incentrata su 4 cortometraggi che celebrano le bellezze e le eccellenze enogastronomiche dell’Umbria, esaltando l’opera pittorica del Perugino, di cui nel 2023 ricorrono i 500 anni dalla morte,

La nuova frontiera sono i geo-social, da Google Guide a Trip-Advisor, come si muove l’Umbria su tale versante?

«È una scelta da perseguire in modo permanente, consci che turista e viaggiatore hanno un approccio alla meta turistica che parte proprio dai social e dai canali che la rete mette a disposizione, e le cui preferenze sono fortemente orientate dalle valutazioni e dai giudizi che altri turisti esprimono sui luoghi cercati e sui quali intendono orientare le preferenze. Un modo nuovo di approcciarsi alla scelta della destinazione cui risponde il portale UmbriaTourism e in tale direzione ci stiamo muovendo prevedendo una nuova app che guidi la scelta del viaggiatore interessato e del turista che voglia soddisfare la sua voglia di viaggio e di scoperta».

Perugia ospiterà il tradizionale appuntamento di fine anno di RaiUno, una grande vetrina per l’Umbria. Cosa vi aspettate?

«”L’anno che verrà” negli ultimi due anni ha registrato un’audience di 6,5-8 milioni con oltre il 30% di share: non è solo un’occasione di spettacolo e di intrattenimento ma anche uno strumento da cui possono derivare ricadute economiche positive attraverso la spesa attivata dai visitatori e dagli organizzatori, con effetti rilevanti sul tessuto economico locale. Senza dimenticare la crescita, la promozione socio-culturale e la valorizzazione dell’immagine di un territorio. Una trasmissione come quella che celebra il capodanno, di chiaro rilievo nazionale, è capace di attrarre visitatori anche da fuori regione che soggiornano in loco e che magari approfittano della manifestazione per rimanere qualche giorno e scoprire il territorio. È facile attendersi un effetto positivo di immagine e di notorietà attorno alla nostra regione con chiari effetti nel medio e lungo periodo di incremento del tasso di occupazione nella ricettività».

Per l’Umbria è il secondo anno consecutivo in diretta Rai dopo il San Silvestro all'Ast, a Terni.

«Mi sono impegnata attivamente per permettere la partecipazione dell’Umbria che è frutto di un’interlocuzione e di un lavoro assiduo portato avanti personalmente come assessore con la presidente Donatella Tesei per offrire alla mia regione un palcoscenico unico e di respiro nazionale. Certo l’attrattività del nostro territorio è stata un fattore determinante e sarà ancor più valorizzato da questo evento in previsione e in occasione del quale, inoltre, tramite una convenzione con Rai Com abbiamo intrapreso iniziative di comunicazione territoriale. Ad esempio, la realizzazione di 5 clip di un minuto e mezzo dedicati al territorio regionale, una pre-sigla di 30” e l’inserimento di immagini e cartoline del territorio umbro nei promo di rete programmati nei 20 giorni antecedenti la messa in onda de “L’anno che verrà”».

© RIPRODUZIONE RISERVATA