FOLIGNO - «Il nostro infermiere della Rianimazione dell'Ospedale di Foligno Fabio Capulli ha partecipato alle operazioni di soccorso della speleologa 25 enne campana rimasta bloccata, dopo essersi infortunata, a circa 130 metri di profondità sui monti degli Alburni, a Corleto Monforte, provincia di Salerno». Il professionista della Usl Umbria 2 , tra i trenta sanitari in Italia ad essere formati per gli interventi di soccorso nelle grotte, si è reso immediatamente disponibile, grazie anche al coordinatore infermieristico della Rianimazione Emanuele Stinchi e ai colleghi che lo hanno sostituito in reparto nel turno notturno, ed è partito così, insieme ad un medico romano, alla volta della Campania. La speleologa è stata visitata e stabilizzata per poi essere recuperata con una barella e riportata in superficie dalle squadre del Soccorso Alpino e Speleologico. Un lavoro corale che ha visto operare diverse squadre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico provenienti da diversi reparti e squadre provenienti da altrettante zone d’Italia e i vigili del fuoco.
Tra gli specialisti del soccorso in grotta anche Fabio Capulli. L’infermiere che lavora nella Rianimazione del “San Giovanni Battista” di Foligno specializzato nel soccorso alpino e in quello speleologico. Capulli lavora a Foligno da 5 anni, è originario dell’Aquila ed ha una passione innata per la montagna sin da quando era piccolissimo. Una esperienza, la sua, legata all’amore per i monti che l’ha visto intervenire a Salerno, nell’ambito di un complesso intervento di soccorso che ha coinvolto tantissime specializzazione e tante persone provenienti da diverse parti d’Italia.