Il farmacista di Orvieto è tornato a casa: «Ho vinto la battaglia più dura»

Il farmacista di Orvieto è tornato a casa: «Ho vinto la battaglia più dura»
di Monica Riccio
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Sabato 25 Aprile 2020, 19:28 - Ultimo aggiornamento: 20:33

“Ho vinto io! Maledetto mostro, mi hai preso a sorpresa, nell’ombra senza farti vedere, pensavi di vincere facilmente.”

Sono queste le prime parole di Andrea Bonifazi, farmacista orvietano, 56 anni, finalmente a casa, dopo la bruttissima esperienza Covid. Ce l'ha fatta Andrea; a Orvieto lo stavano aspettando tutti, è mancato a tutti, e non solo ai clienti della sua farmacia, in pieno centro storico, sotto la Torre del Moro. E' mancato alla moglie Emanuela e ai due figli, che hanno vissuto, loro qua e lui a Terni, settimane cariche di angoscia e paura.

A metà marzo Andrea è caduto nella trappola del Covid; lui sportivo, atletico, sempre in forma, farmacista, insomma uno scherzo del destino. Uno scherzo che scherzo non era però. Il malessere è diventato sempre più grave finché una sera la decisione dei sanitari, e via a Terni. Emanuela è rimasta ovviamente a casa con i figli, per loro è scattata subito la quarantena, ma era l'angoscia la parte più dolorosa da affrontare. Andrea intanto era ricoverato a Terni, nel reparto di Terapia Intensiva del “Santa Maria” da dove, per giorni, sono arrivate su di lui pessime notizie. In città tutti chiedevano. Poi i giorni lentamente sono passati e le condizioni di Andrea sono migliorate, via via sempre di più, fino al ritorno a casa, oggi sabato 25 aprile.

«Per dodici lunghi giorni, intubato nel sonno della sedazione ho combattuto le mie battaglie – ha raccontato - tu maledetto pensavi di aver vinto, ma io non ho mollato mai, ho raccolto tutte le mie forze,tutte mie energie tutto quello che avevo ed ho sferrato il mio attacco finale». E non poteva essere diversamente perché Andrea è uno di quelli che le sfide le vince, sempre, che sia al volante delle sue macchine in cronoscalata, che sia sotto canestro, che sia in solidarietà, che sia in farmacia, che sia in un letto di ospedale, seppur lontano dai suoi affetti. «Ho vinto la mia guerra! Ho vinto la mia gara! Ho vinto e mi sono tenuto la mia vita!»

Andrea ha vinto la gara delle gare, quella che se non vale se arrivi secondo, quella che o sei primo o hai perso. Ora è a casa, lo aspetta una lunga convalescenza, ma è a casa. E questo basta.
«Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto – dice commosso - perché sicuramente mi hanno aiutato a tornare dalla mia famiglia che ha sofferto tanto».


 

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