I fantasmi della stazione di Terni, da Ferruccio a nonna Milly

I fantasmi della stazione di Terni, da Ferruccio a nonna Milly
di Corso Viola di Campalto
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Martedì 5 Settembre 2023, 09:58

TERNI Non solo ponte Carrara, anche la stazione di Terni è spesso la casa di persone in attesa di un futuro migliore, alcune per scelta altre perché non sanno proprio dove andare. L'altra mattina, con la pioggia battente il giro lo abbiamo fatto noi e abbiamo trovato le situazioni più variegate, Olga ha 68 anni, pensionata, è di Otricoli dove ha casa, ma da mesi ha scelto la stazione come sua dimora fissa. La notte ha trovato uno spazio vicino alla nuova sede della polizia ferroviaria perché li si sente più al sicuro, non parla con chi non si fida, ma chi la conosce racconta il suo percorso: «Sono stati chiamati i servizi sociali di Narni, che sono venuti a Terni rapidamente - racconta un ferroviere che ha preso a cuore la sua situazione - ma lei non ne vuole farsi aiutare: dice di stare bene qui. E' evidente che si trova in una situazione di forte disagio. I suoi angeli custodi sono gli agenti della polizia ferroviaria che la monitorano perché è già stata molestata e non vogliono che accada ancora, certo è che con l'arrivo dell'inverno per lei la situazione potrebbe diventare drammatica». Davanti al bar c'è Ferruccio, una cinquantina di anni, lui è di Torino anche se ha una sorella a Terni che non vede mai. Ormai vive in stazione da quasi un anno e lo conoscono un po' tutti: con evidenti disagi psichici che a volte lo rendono aggressivo, anche lui è monitorato dalla polizia ferroviaria per evitare che possa avere qualche eccesso. Lui dorme davanti all'ingresso della piccola chiesa nel sottopasso della stazione, ha messo dei cartoni una coperta ed un vecchio cuscino: «Racconta di essere osservato di continuo da una banda che lo controlla - dice sempre un ferroviere che vuole rimanere anonimo - ogni tanto si scaglia contro chi pensa che lo stia seguendo, insomma è evidente che ha forti disagi e che andrebbe aiutato e anche per lui non è mai stata trovata una soluzione alternativa alla stazione, perché giorno dopo giorno è sempre più aggressivo e potrebbe creare problemi per sé e gli altri». Ferruccio, parla a differenza di Olga: «Io ho tanti amici qui - racconta seduto su una panchina - e sto bene, ma c'è una banda che mi segue ne sono sicuro e qui mi sento protetto».

Il più turbolento è Roger, proveniente Congo, un altro caso limite: gira perennemente con la sua valigia blu ed ogni tanto sale sul treno, ma poi ritorna sempre a Terni e passa tutto il tempo seduto al bar della stazione dove ogni tanto dà una mano al personale sparecchiando e mettendo a posto. Ha anche dei momenti in cui si comporta in maniera irrazionale: pochi giorni fa si è denudato sui binari. Ma non è finita: c'è anche Milly, 75 anni, che spesso si ferma a Terni a dormire. Lei gira sui treni gratis e si arrabbia con chi le chiede il biglietto tanto che ha cercato di picchiare più volte i controllori. Seduta sulla panchina ricurva sembra attendere l'ennesimo convoglio verso il nulla.
 

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