Gubbio diventa la capitale del Festival che racconta le avventure di Bud Spencer & Terence Hill. Sorpasso alla Germania

Terence Hill vestito da cowboy con il figlio Jess e i familiari di Bud Spencer a Gubbio
di Massimo Boccucci
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Venerdì 15 Settembre 2023, 07:00

GUBBIO Bud Spencer & Terence Hill hanno i fan sparsi in tutta Europa e nel mondo. Questa supercoppia del cinema italiano ha mantenuto intatto il fascino nel tempo, tanto che per vent’anni in Germania hanno organizzato una rassegna straordinaria portata quest’anno per la prima volta in Italia, a Gubbio dove, a luglio in migliaia si sono ritrovati per celebrare Bad, al secolo Carlo Pedersoli scomparso ottantaseienne nel 2016, e Terence, ossia Mario Girotti che a 84 anni vive in Umbria, ad Amelia, con la moglie Lori Zwicklbauer, statunitense di origini tedesche. I fan italiani sono accorsi, così come da Germania, Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Norvegia, Olanda, Ungheria e Svizzera. Salendo sul palco, Terence Hill ha infiammato piazza Quaranta Martiri annunciando che sta lavorando per riportare sul grande schermo un film western. Questo progetto ha scaldato ancora di più l’atmosfera dello Spencerhill Festival, che ora gli organizzatori vogliono rafforzare nella versione principale da radicare in Italia per mantenere al contempo un appuntamento più breve in Germania tra le attrazioni che si fondono alle emozioni e i ricordi con proiezioni cinematografiche, concerti dal vivo, movie parade e live show.

PROGETTO QUINQUENNALE

Il piano è semplice: pianificare l’evento per i prossimi cinque anni a Gubbio in una location diversa e più grande di piazza Quaranta Martiri, portandola nel parco del Teatro Romano, una grande area alle porte del centro storico dove c’è il monumento più importante della Gubbio romana (Iguvium) completato dal magistrato Gneo Satrio Rufo attorno al 20 avanti Cristo. Anche l’edizione del 2023 era prevista in quell’area archeologica, pur se nello specifico i promotori tedeschi del festival avevano indicato espressamente proprio il Teatro Romano (per farne un’arena cinematografica all’aperto) trovando il diniego della Soprintendenza dopo un’iniziale disponibilità.

Stavolta è diverso perché il monumento verrebbe escluso, limitando la richiesta all’area circostante che è archeologica ma comunque con un parcheggio a pagamento del Comune, bar e giochi per bambini. Gli organizzatori hanno chiesto all’amministrazione comunale un incontro e sul tavolo c’è anche la proposta di aumentare la durata di qualche giorno e si pensa a esposizioni, come su Don Matteo.

LE CONDIZIONI

Senza il parco del Teatro Romano, quasi sicuramente lo Spencerhill Festival traslocherà altrove, pure perché le manifestazioni d’interesse non mancano e Gubbio è terrorizzata che possa finire come con la fiction di successo “Don Matteo” persa dopo otto serie e quasi vent’anni. «Ci siamo lasciati alle spalle - spiegano gli organizzatori - un festival emozionante con quattro giorni di grandi festeggiamenti e di celebrazioni dei due mitici personaggi. C’è stata la conferma di quanto sia grande la comunità dei fan in Italia, intere famiglie con grandi e piccoli sono arrivate in pellegrinaggio in Umbria per fare festa tutti assieme e godersi ancora una volta i propri film preferiti, per cantare e ballare le storiche colonne sonore e condividere momenti speciali con le star ospiti». Il festival è uno show permanente tra la lunga e colorata sfilata di auto d’epoca e tante persone in costume che sanno trascinare».

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