Gioco illegale, sos minori: diventano schiavi delle slot. Le Dogane scoprono decine di irregolarità nei punti autorizzati

Gioco illegale, sos minori: diventano schiavi delle slot. Le Dogane scoprono decine di irregolarità nei punti autorizzati
di Michele Milletti
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Sabato 17 Febbraio 2024, 07:00

PERUGIA - Giochi illegali. Perché quando alla slot machine c’è un minore, quando si accetta una scommessa da parte di un ragazzo che non ha ancora compiuto i diciotto anni, si finisce nell’illegalità. Anche se si è in un punto autorizzato. Anzi, a maggior ragione se ci si trova in un esercizio autorizzato al gioco e alle scommesse.
Un «dato che preoccupa» per l’Umbria è proprio questo. E cioè di irregolarità nelle attività di controllo finalizzate al contrasto del gioco illegale che in parte consistente sono relative proprio all’individuazione di minorenni dove non dovrebbero assolutamente stare. 

«L’attività su questo fronte è per noi molto importante»: a parlare è Davide Bellosi, direttore territoriale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli per Toscana e Umbria. «Svolgiamo controlli congiunti con prefettura e altre forze dell’ordine - continua Bellosi -. Molteplici sono le irregolarità riscontrate tanto in Umbria quanto in Toscana, il dato che preoccupa è legato proprio al ritrovamento di minori nei punti di gioco». Lo raccontano gli stessi dati forniti dall’Agenzia per il 2023: controllati 2.248 esercizi tra Umbria e Toscana (1.279 esercizi con apparecchi da intrattenimento, 252 Punti Scommesse, 15 Sale Bingo, 506 Punti Lotto e 196 con Enalotto), con il riscontro di 246 irregolarità. Un numero di non poco conto.

Nella molteplicità di punti di intervento del personale delle Dogane, un altro fenomeno definito «sempre più pervasivo» è quello del traffico internazionale di valuta che, sottolinea Bellosi, riguarda chiaramente «anche l’aeroporto di Perugia. Complessivamente, nel 2023 soprattutto negli aeroporti toscani ma anche in quello perugino, sono stati individuati più di quattro milioni di euro di valuta non dichiarata, spesso proventi di attività illecita che si tende a riciclare». Un bilancio per l’aeroporto di Sant’Egidio stilato a fine anno proprio dalle Dogane racconta di 125 controlli effettuati per un ammontare complessivo di valuta e titoli al seguito di quasi 1 milione di euro arrivato a Perugia. In tale contesto, spiegano Adm e Finanza, sono state accertate 7 infrazioni per la detenzione di valuta superiore al limite consentito di 10mila euro, sanate con oblazioni che hanno consentito di versare all’erario qualche migliaio di euro. E in quanti si sono presentati con le tasche e i bagagli pieni di contanti? Nel 2023, sono stati 42 i passeggeri trovati in possesso di somme tra gli 8mila e i 10mila euro, mentre in 4 casi, su richiesta dei passeggeri, sono state accettate altrettante dichiarazioni sopra la soglia. Tra i riscontri più particolari, proprio quelli legati al cibo trasportato in volo: sono state 77 le infrazioni del divieto di trasporto di prodotti alimentari di origine animale e vegetale. Tanto che nei passati 12 mesi sono stati distrutti più di 4 quintali di prodotti alimentari. In particolare, ben 445 chili di alimenti a rischio, di cui 197 chili di carni e 248 chili di latticini e derivati.

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