Foligno, «Un lavoro per non finire in mano agli strozzini». Ecco il progetto per ridare dignità firmato di Fondazione Carifol, Diocesi e Caritas Diocesana

Foligno, «Un lavoro per non finire in mano agli strozzini». Ecco il progetto per ridare dignità firmato di Fondazione Carifol, Diocesi e Caritas Diocesana
di Giovanni Camirri
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Lunedì 6 Dicembre 2021, 12:01

FOLIGNO - “Un lavoro per ripartire dopo le frustate della pandemia e non rischiare di cadere nelle mani di strozzini o di commettere reati”. È il senso che riassume il progetto per 10 borse di lavoro che coinvolge la Diocesi di Foligno, con monsignor Domenico Sorrentino, la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno che col presidente Umberto Nazzareno tonti ha finanziato 30mila euro, e la Caritas Diocesana di Foligno guidata dal direttore Mauro Masciotti. Tutto ruota intorno al lavoro quale bene comune e come tale da salvaguardare. Ed è questo l’obiettivo del nuovo progetto che vede impegnate Fondazione , Diocesi e Caritas in un percorso in rete che vuole coniugare risorse, competenze ed esperienze, dove ciascuno è chiamato a fare la propria parte. Il Fondo Straordinario di Solidarietà – Borse lavoro è un progetto che vuole offrire un sostegno concreto e tempestivo alle persone che a causa dell’emergenza sanitaria poi sfociata in quella economica si trovano in situazioni di disagio sociale ed economico. Il progetto mira a favorire il reinserimento lavorativo di persone disoccupate o inoccupate, attraverso contratti di lavoro occasionale, finanziati da borse lavoro, con particolare attenzione alle fasce più deboli per lo svolgimento di attività lavorative ricadenti all’interno dei servizi che la Caritas assicura in via ordinaria. Compito specifico della Caritas Diocesana sarà la sensibilizzazione e il coinvolgimento diretto della comunità attraverso gli sportelli di solidarietà territoriali “centri di ascolto”, i quali avranno il compito di essere recettori dei bisogni presenti, di segnalare le situazioni, di essere disponibili all’incontro e all’accompagnamento della persona assegnataria di tale borsa lavoro.

Un percorso che vedrà anche il coinvolgimento diretto dei servizi sociali del Comune di Foligno.  “Crediamo – ha detto il presidente Tonti - sia necessario coniugare risorse umane e finanziarie stimolando azioni che vadano a contrastare forme di nuove povertà e diseguaglianze crescenti. Sostenere la cultura del lavoro come fonte di dignità e di sostentamento per le donne e gli uomini del nostro territorio ci spinge a investire sul valore delle relazioni e grazie alla Caritas diocesana di Foligno, vogliamo mettere al centro la qualità e la tenuta della coesione sociale, la promozione delle capacità delle persone, in una parola vogliamo concorrere a consolidare i processi di infrastrutturazione sociale, dove ciascuno possa sentirsi parte di una comunità ed utile alla sua crescita”. “Dobbiamo porre le condizioni – ha detto il vescovo Sorrentino – affinché chi ha più bisogno possa avere un lavoro dignitoso. E per questo ci dobbiamo interrogare su quali prospettive avrà la ripartenza sulle persone”. “Queste borse lavoro – ha sottolineato il direttore Masciotti – hanno una durata di 6 mesi ciascuna. L’obiettivo di un lavoro che vuol dire ridare dignità, è primario. Abbiamo già esperienza di chi attraverso la borsa lavoro ha trovato una occupazione a tempo indeterminato riacquisendo la sua dignità. Alla Caritas in questi mesi si sono rivolte persone che non avremo mai immaginato di incontrare. Persone che inq ualche caso hanno rischiato di finire in mano a strozzini o di compiere reati perché presi dalla disperazione”.

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