Frosinone, senza più Reddito: in crescita le richieste di aiuto alla Caritas

Il direttore: "Ora c'è difficoltà a pagare le bollette"

Frosinone, senza più Reddito: in crescita le richieste di aiuto alla Caritas
di Marina Testa
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Sabato 16 Dicembre 2023, 07:59

Una sentinella della società, delle sue dinamiche, dello stato di salute socio-economico di un territorio. Il rapporto dell'Osservatorio Caritas restituisce una sintesi annuale di come si vive nella Diocesi di Frosinone, Veroli e Ferentino. Ad introdurlo il vescovo Ambrogio Spreafico durante la presentazione del documento che si è svolta ieri nella sede della Curia nel capoluogo. Ad analizzarlo in profondità il direttore Marco Toti.

Ed eccola dunque quella fetta di provincia di Frosinone che conta sull'aiuto delle parrocchie, che cerca ascolto, che ha bisogno di sostegno materiale. Dietro quelle richieste ci celano molto spesso altri disagi che derivano da frammentazioni familiari, da mancanza di lavoro o da lavoro instabile. O anche da situazioni di insostenibilità per malattie gravi. Oppure presenza di devianze legate a dipendenze da alcol o sostanze stupefacenti. La volatilità del lavoro e l'insufficienza dei sussidi pubblici, in uno sguardo generale, sono situazioni ricorrenti.

I CENTRI

Sono 9 i centri di ascolto attivi nella diocesi e si trovano ad Amaseno, Castro dei Volsci, Ceccano, Ferentino, Monte San Giovanni e Ripi e a Frosinone nelle chiese di San Paolo Apostolo e Santissima Annunziata. I dati ci dicono che dal 2019 c'è stato un balzo del numero di persone incontrate passate da 850 a 2.205. «Il periodo del Covid ha spiegato Marco Toti è stato decisivo perché in una situazione di emergenza così intensa ci si è resi conto dell'esistenza di queste strutture, magari situate a poca distanza da casa. Molte persone hanno così cominciato a frequentarle anche successivamente. Oggi però è diverso il bisogno: se nel periodo della pandemia c'era necessità di generi alimentari, attualmente si chiede un contributo per pagare le utenze energetiche. Qualcuno si è trovato la corrente staccata o non si è potuto riscaldare».
Toti ha confermato anche che il passaggio tra il reddito di cittadinanza e l'Assegno di inclusione non è stato indolore. Proprio nelle ultime settimane ci si è trovati di fronte persone che chiedevano un aiuto per pagare le bollette, che nel frattempo hanno subito rialzi. Famiglie che non avevano più i requisiti per ottenere questa agevolazione destinata soltanto ai nuclei con componenti fragili. «Abbiamo comunque assistito a gesti di responsabilità da parte di molte persone che hanno chiesto un aiuto parziale proporzionalmente alle proprie capacità di spesa».
Nel 2022 nelle parrocchie sono state aiutate nel complesso 1.903 famiglie per un totale di 5.994, in misura sensibilmente minore rispetto del 2021. La mensa diocesana, gestita dalla Comunità di Sant'Egidio eroga in media 8mila pasti all'anno aprendo tre volte a settimana. I dormitori di Frosinone e Ceccano hanno accolto 85 persone senza fissa dimora. Gli italiani sono stati il 32 per cento con un'età media di 45 anni, mentre gli stranieri - soprattutto pakistani, bengalesi e somali - hanno un età media di 28 anni.

LA CASA-RIFUGIO

Un servizio particolare è riservato alle donne vittime di violenza. Lo scorso anno, sono state 55 le donne che si sono rivolte al Centro antiviolenza "Mai più ferite" legata anche ad una casa rifugio.
Il rapporto è anche un indice importante sulle evoluzioni del lavoro. Un dato da leggere in controluce è la percentuale di disoccupazione che se diminuita anche per una forte vivacità del mercato de lavoro, superiore alle medie nazionali e regionali, offre riflessioni sulla qualità e la solidità del posto occupato.
Ma c'è un'informazione che sovrasta le altre e che non a caso è posta all'inizio del rapporto: il decremento demografico fotografato dall'Istat più alto del Lazio. In dieci anni, la provincia di Frosinone ha perso 22 mila residenti. «Siamo di meno, ma possiamo essere di più nell'aiuto alle persone che soffrono soprattutto agli anziani, aiutiamoli a vivere con dignità. Quindi bisognerebbe rafforzare la rete del sociosanitario. La Caritas, le parrocchie e le associazioni soccorrono chi rimane a casa da solo. Ma ogni uomo e donna può fare del bene», ha dichiarato il vescovo Ambrogio Spreafico.
 

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