Foligno, per il caso Innocenzi l'Ente Giostra Quintana contro il rione Cassero: «Parole da Disciplinare»

Il presidente dell'Ente Giostra Quintana, Domenico Metelli
di Giovanni Camirri
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Venerdì 22 Settembre 2023, 06:45
FOLIGNO - Il caso Cassero, dopo la nota del rione sui tempi della giustizia quintanara, si fa sempre più caldo. Ieri l’Ente Giostra  ha replicato. E per comprendere la pesantezza del momento basta leggere uno dei passaggi: «l’Ente – è scritto -si vede, suo malgrado, costretto a riaprire il capitolo e la discussione anche per ogni valutazione, pure di eventuale segnalazione disciplinare, delle gravissime affermazioni riportate nel comunicato».  «E’ davvero singolare che il rione Cassero – scrivono dall’Ente  - abbia affermato di non voler dare valutazioni sulle decisioni dei vari Organi di giustizia e, in particolare, della Commissione di Giustizia e Disciplina dell’Ente, perché le dichiarazioni, in gran parte, sono invece proprio dirette a contestare l’operato della Commissione. Una contestazione infondata, perché sia il Procuratore che la Commissione dell’Ente hanno lavorato nel pieno rispetto delle norme e assumendo decisioni, anche in via d’urgenza, in modo tempestivo, anche perché subito si è dato avvio al procedimento disciplinare, come è ben noto anche allo stesso Cassero. Non si comprende – viene ribadito - come si possa sostenere l’ipotesi del ritardo con le conseguenze lamentate: la Commissione aveva adottato i provvedimenti di sospensione cautelare del cavaliere dal 14 giugno con termine di efficacia dell’ultimo al 14 settembre. La decisione definitiva è stata adottata il 7 Settembre e depositata il 12». «Le date smentiscono, unitamente alle scansioni temporali sia della fase istruttoria del procuratore che della fase decisionale della Commissione, ogni assunto del Cassero. Incomprensibili anche le considerazioni circa la mancata partecipazione alle tre sedute di allenamento: l’Ente  ha regolarmente e tempestivamente dato avviso a tutti i rioni del calendario di tali sessioni e il rione ha inteso non prendervi parte. Gli allievi del Master cavalieri, tra cui Paolo Palmieri, cavaliere del Cassero, hanno seguito le lezioni tecniche ed hanno anche partecipato alle sedute di addestramento al Campo de li Giochi: il binomio che poi ha gareggiato in occasione della Rivincita era adeguatamente preparato, come confermato pure dalla Direzione Tecnica del Master. Parlare di aumento notevole del rischio incidente poi, tocca l’assurdo. Si tratta di un’affermazione gravissima, del tutto infondata e pretestuosa. Il livello di sicurezza è al primo posto dell’attenzione dell’Ente, ma anche di tutto il Popolo della Quintana che, per quanto risulta a Palazzo Candiotti e diversamente da quanto vorrebbe il rione Cassero, non sostiene affatto, neppure “informalmente”, la posizione di tale rione. Di certo, le esternazioni del Consiglio rionale – che è bene ricordare è stato destinatario di una sanzione disciplinare da parte della Commissione Disciplina dell’Ente – contro gli Organi di Disciplina, la Giuria di Gara ed il Direttivo dell’Ente, tracciano un inevitabile “solco” di distanza e di isolamento dalla “concordia e l’amor”, che deve sempre guidare la condotta di ogni quintanaro e riapre un capitolo assai doloroso che ha avuto il suo avvio con l’episodio accaduto alle prove generali. Si era convinti che con la decisione della Commissione Disciplina sarebbe calato il “sipario” ed invece purtroppo è accaduto tutto il contrario. Il Consiglio del Cassero è insorto con accuse severe, ma totalmente infondate, contro lo stesso Organo che l’ha giudicato, contro la Giuria ed il Direttivo dell’Ente. Questo atteggiamento è inaccettabile. Il Consiglio rionale ha sbagliato il bersaglio, perché è evidente a tutti che la responsabilità di quanto accaduto è riferibile ad altri soggetti diversi dagli Organi citati, ma, forse, la scelta della traiettoria al bersaglio non è stata compresa o non si è voluta comprendere». 
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