«I ragazzi hanno bisogno di una pausa», a dirlo è anche l'assessore alle politiche giovanili del Comune di Terni Elena Proietti. «Secondo me sarebbe stato opportuno rinviare l'evento o addirittura annullarlo, proprio per rispettare il dolore di una intera comunità».
Luciana Leonelli, la preside del liceo scientifico Renato Donatelli, dove Flavio andava a scuola, spiega che la festa delle scuole non è organizzata dalle dirigenze scolastiche, ma è un evento privato. «E un'autorità non può di fatto impedire lo svolgersi di un evento privato». «Detto ciò dichiara Luciana Leonelli si nota un'evidenza: una intera comunità e popolazione scolastica che lunedì esprimeva dolore e cordoglio a gran voce, tre giorni dopo va a brindare alla chiusura di un anno inedito».
Molti di quelli che lunedì piangevano, ieri sera ridevano. «E' vero che la vita continua, ma la continuazione deve essere riflessiva e coerente con i sentimenti espressi pochi giorni prima. E' una questione di rispetto e decoro, che a volte viene dimenticato». Maria Grazia Giansanti, ricercatrice al Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Roma e mamma di Simone, un ragazzo che compirà 16 anni a settembre. «La tragedia ha scosso sia lui che i suoi amici, che hanno deciso di comune accordo di rinunciare ai festeggiamenti di fine anno per una semplice questione che attiene al rispetto del dolore dei familiari e di tutta la popolazione scolastica».
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