Famiglie, dalla Regione aiuti per oltre 30 milioni l'anno. Tesei: «Imprese, lavoro e famiglia, le nostre priorità: dobbiamo contrastare l'inverno demografico»

La presidente della Regione, Donatella Tesei
di Fabio Nucci
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Sabato 26 Agosto 2023, 08:28 - Ultimo aggiornamento: 13:38

Oltre 30 milioni di euro l’anno distribuiti alle famiglie umbre per sostenere studio, natalità, attività sportive e trasporti. Un insieme di misure che potrebbero confluire in un’unica legge regionale a supporto della famiglia e della genitorialità. Un tema molto caro alla governatrice Donatella Tesei. «Imprese, lavoro e famiglia sono da sempre le priorità di questa legislatura», sostiene.
L’argomento, infatti, è contenuto in una proposta di legge regionale sulle politiche familiari depositata in Assemblea legislativa, con Paola Fioroni (Lega) primo firmatario. «Abbiamo sempre ritenuto necessario creare un sistema di misure e di sostegni strutturati e strutturali al progetto di vita familiare in tutte le sue fasi», spiegano dal gruppo consiliare. La proposta sta completando il suo iter in commissione a in autunno dovrebbe approdare in aula alla prova del Consiglio regionale. Per Palazzo Donini, una proposta di legge che vale «una trentina di milioni l’anno» e per la quale la presidente Tesei sarebbe pronta a muoversi in prima persona, come fatto per garantire la “no tax area” e rimborsare alle famiglie beneficiarie sia la tassa regionale che i contributi universitari o per il “bonus neo-mamme” del quale a breve sarà pubblicata la graduatoria. Nel 2021 (fonte Adisu) l’intervento finanziato dalla Regione per le tasse universitarie ha superato i 700mila euro e questo si affianca all’aiuto fornito sul versante costi di trasporto degli universitari. Una misura che consente ai beneficiari (reddito personale inferiore a 20mila euro) di usufruire dell’abbonamento integrato a 60 euro, cifra che poi può essere coperta tramite il bonus trasporti. Un intervento finanziato da Busitalia e Regione e per il quale, per poterne garantire la piena sostenibilità, non è escluso per il prossimo anno accademico un contributo anche da parte dell’Università degli studi.
La prima iniziativa specifica per la famiglia e la genitorialità è stata il “bonus nuovi nati”, al terzo anno consecutivo di erogazione, iniziativa anche in questo caso proposta e fortemente voluta dalla presidente Tesei. In questo caso viene garantito un contributo una tantum di 500 euro riservato a neo genitori con Isee non superiore a 35mila euro. All’esordio, invece, l’aiuto riservato alle neo mamme quale supporto (1.200 euro l’anno) garantito per il primo anno di vita del nascituro. In questo caso l’erogazione è ormai alle porte e vedrà beneficiarne 902 persone, comprese sei super madri di altrettanti gemelli. «Una misura innovativa pensata sul modello dei paesi del Nord Europa che sarà replicata per 5 anni – spiega la presidente – e che conferma la grande attenzione da parte di questa amministrazione nei confronti delle famiglie e la volontà di contrastare, con scelte concrete, quell’inverno demografico che da tempo stiamo attraversando». Alle porte anche un autunno magro per molte famiglie che potranno contare anche su altri provvedimenti presi a sostegno della genitorialità, a cominciare dalle borse di studio che Palazzo Donini, tramite l’assessore alle Politiche della scuola, Paola Agabiti, ha attivato anche per il prossimo anno scolastico. In coda ci sono già oltre 25mila famiglie di studenti di primaria, primo e secondo grado. L’importo del contributo, in questo caso, varia infatti a seconda del grado di scuola: 150 euro per allievi di scuola primaria, 250 per alunni di scuola media, 400 euro per studenti delle superiori. Anche in questo caso l’accesso è riservato ai nuclei familiari con Isee inferiore a 25mila euro, mentre per tale beneficio sono in gioco oltre 6 milioni di euro. Riguardo all’erogazione, gli uffici fanno sapere che sono in corso le procedure per arrivare al pagamento del benefit relativo all’anno scolastico 2022/23.
A questi avvisi si aggiungono inoltre il bando per la copertura parziale/totale dei costi sostenuti dalle famiglie per la partecipazione di bambini in età prescolare ai Centri estivi che nell’ultima erogazione ha interessato oltre 8.600 famiglie. Altre 600 circa hanno invece usufruito del “bonus 0-6 anni” previsto per contribuire ai costi sostenuti per servizi socio-educativi e scuole dell’infanzia. Un altro aiuto alle famiglie è arrivato, su proposta dell’assessore regionale allo Sport, Paola Agabiti, col varo di contributi a fondo perduto per rimborsare i costi per la partecipazione dei figli alle attività di associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte nell’apposito registro tenuto dal Coni o dal Cip. Un aiuto di 300 euro che lo scorso anno ha interessato 2.062 famiglie.
Finora la Giunta ha scelto la strada dei decreti, cercando risorse ed emettendo i relativi bandi per la misura ma il cambio di passo arriverebbe con uno strumento legislativo dedicato che “istituzionalizzerebbe”, coordinandoli e rendendoli strutturali, tali aiuti. «Guardiamo con attenzione al mondo delle imprese – aggiunge la presidente – ma dall’altra parte il nostro focus è supportare le famiglie, tramite il lavoro per sostenere il quale occorre spingere le imprese ma anche dare una mano a chi è in difficoltà».

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