Debiti con il Fisco, 8mila umbri devono pagare 30milioni

Debiti con il Fisco, 8mila umbri devono pagare 30milioni
di Selenio Canestrelli
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Martedì 3 Maggio 2022, 09:47

Tasse non pagate e cartelle del fisco, oltre 8mila contribuenti umbri alla cassa entro pochi giorni per la prima rottamazione dei pagamenti non saldati in tempo negli ultimi anni. La scadenza del 30 aprile è stata prorogata al nove maggio, e quindi c’è ancora tempo per saldare i debiti con il fisco, almeno per la prima tranche di pagamenti che, complessivamente, riguardano tutti quei contribuenti umbri che non hanno corrisposto le rate 2020 e 2021 della “Rottamazione-ter”, del “saldo e stralcio” e della “Rottamazione delle risorse proprie UE“ e che sono stati riammessi ai benefici della definizione agevolata. Ma tutto questo se saranno rispettati i termini che sono stati dati dall’Agenzia delle entrate che nel dettaglio specifica “che effettueranno il pagamento delle somme dovute entro il 30 aprile 2022 (termine, come detto, spostato al prossimo 9 maggio) per le rate in scadenza nel 2020 della “Rottamazione-ter”, del “Saldo e stralcio” e della “Rottamazione delle risorse proprie UE” o entro il 31 luglio 2022 per quello che riguarda le rate in scadenza nel 2021 sempre della “Rottamazione-ter”, del “Saldo e stralcio” e della “Rottamazione delle risorse proprie UE”. Un’operazione che coinvolgerà nei prossimi mesi migliaia di contribuenti che, in media, avrebbero ognuno un debito di quasi 5mila euro, che, si stima, farebbero un totale di quasi 30milioni di euro da restituire al fisco entro l'anno. E ciò grazie a una riapertura dei termini, insomma, arrivata in seguito a una legge di conversione del “Decreto Sostegni-ter” che ha previsto la riammissione dei contribuenti decaduti dalla “Rottamazione-ter”, dalla “Rottamazione delle risorse proprie UE” e dal “Saldo e stralcio” per il mancato o parziale pagamento, entro il 9 dicembre 2021, delle rate originariamente in scadenza negli anni 2020 e 2021, fissando, appunto, nuovi termini per considerare tempestivo il pagamento di tali rate.

Inoltre, ci sono novità anche per le rate in scadenza nell’anno 2022, per le quali la legge ha stabilito che il pagamento è da considerarsi tempestivo e non determina l’inefficacia della “definizione agevolata”, se questo è effettuato integralmente entro il 30 novembre”. Per quello che riguarda le scadenze di questa nuova rottamazione delle cartelle non pagate nei tempi utili, sono stati considerati come tempestivi anche i pagamenti delle rate effettuati nei 5 giorni successivi alle scadenze stabilite dal provvedimento: cinque giorni di tolleranza, quindi, precisa l’Agenzia, “e saranno considerati tempestivi anche i pagamenti effettuati entro il 9 maggio 2022 per le rate in scadenza nel 2020 della “Rottamazione-ter”, del “Saldo e stralcio” e della “Rottamazione delle risorse proprie UE”, l’8 agosto 2022 per le medesime rate e il 5 dicembre 2022 per tutte le rate in scadenza nel 2022 della “Rottamazione-ter” e della “Rottamazione delle risorse proprie UE”. La questione dei bollettini di pagamento. Ci sarebbero, infatti, alcuni contribuenti che non sono più in possesso di questi bollettini che invece servono per saldare il debito pregresso, documenti di pagamento già inviati dall’Agenzia delle entrate in passato e “validi anche se il versamento è effettuato in date differenti rispetto a quelle originarie”. Il problema nasce, insomma, per chi li ha smarriti, ed ecco che arriva la soluzione in extremis: “Per richiedere una copia dei bollettini - dicono all’Agenzia - basta compilare il form dedicato, disponibile nell’area pubblica del portale internet, senza necessità di pin e password personali. Inoltre, è possibile scaricare direttamente i moduli di pagamento dalla propria “area riservata”, accessibile con SPID, CIE o Carta Nazionale dei Servizi”

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