Terni. Da Tiziano a Banksy è l'arte che si fa amare

Alla Fondazione Carit una mostra con trentotto capolavori d'arte che provengono dai più grandi musei italiani per un omaggio a San Valentino patrono della città

Terni. Da Tiziano a Banksy è l'arte che si fa amare
di Aurora Provantini
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Sabato 9 Dicembre 2023, 09:45

L'EVENTO

Trentotto capolavori d'arte provenienti dai maggiori musei italiani, una grande mostra, l'omaggio a San Valentino della Fondazione Carit. Palazzo Montani Leoni apre all'evento espositivo che mette al centro il sentimento dell'amore presentando al pubblico la sua ultima acquisizione: la "Venere e Adone" di Tiziano. «Le nostre aspettative sono molto alte dice il presidente della Fondazione Carit, Luigi Carlini, prima di tagliare il nastro della mostra "Amarsi. L'amore nell'arte da Tiziano a Banksy" - siamo convinti di bissare il successo di pubblico della mostra su Caravaggio dello scorso anno». Infatti ci si aspetta di incontrare le stesse file che si formarono in corso Tacito per "Dramma e passione".

 


«Le condizioni, dal tema fino allo spessore dei professionisti coinvolti a cominciare dallo storico Costantino D'Orazio, ci sono tutte», sottolinea Carlini.

Curata da Costantino D'Orazio, con la co curatela e direzione di Anna Ciccarelli e la collaborazione di Federica Zalabra, "Amarsi" esplora l'iconografia dell'amore attraverso i secoli, dalle epoche antiche fino al Novecento, aperta fino al 7 aprile 2024 (ingresso gratuito) il martedì e il mercoledì dalle 15,30 alle 19,30, dal giovedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15,30 alle 19,30. Si apre con "San Valentino battezza santa Lucilla", copia della grande opera di Jacopo Bassano nel quale il giovane sacerdote restituisce la vista alla ragazza a seguito della sua conversione al Cristianesimo, e prosegue con una rappresentanza della scuola umbra di Pinturicchio: con la Madonna con bambino della Fondazione Perugia, che si confronta con il raffinato fronte di cassone nuziale istoriato in prestito dalla Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia e con una delicata e intima Vergine con bambino di stampo raffaellesco.


«Queste scene così pure e castigate aprono le porte alle figure più sensuali e provocanti concepite da alcuni tra i maggiori maestri del Cinquecento, come Dosso Dossi fa notare D'Orazio - come il dipinto Psiche abbandonata da Amore nato in una Ferrara godereccia e al contempo neoplatonica, e Tintoretto, dalla cui bottega veneziana emerge un'elegante rappresentazione di Venere con le tre Grazie (museo nazionale di Capodimonte, in deposito presso la Camera dei Deputati)». Tra i capolavori assoluti in mostra a Palazzo Montani Leoni, "Il Bacio di Hayez" (lo studio ad acquerello), "Venere, Cupido e Marte di Guercino", "Gli addi" (Ettore e Andromaca) di De Chirico, "Il Dubbio di Balla", "Balloon Girl" di Banksy (altra recente acquisizione della Fondazione Carit). Per Anna Ciccarelli, segretario generale della Fondazione Carit, che si è sempre attivamente dedicata all'arte, alla cultura, alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico del territorio "Amarsi" è la mostra che l'ha appassionata di più anche per la squadra di professionisti che ha messo in campo: «Non avrei mai immaginato - dice Ciccarelli - che pannelli di colore diverso avrebbero avuto una resa così bella. Complimenti agli architetti che li hanno progettati».

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