Coronavirus, Perugia: la sosta selvaggia non si è mai fermata

Coronavirus, Perugia: la sosta selvaggia non si è mai fermata
di Cristiana Mapelli
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Lunedì 18 Maggio 2020, 13:15
PERUGIA - Gli stessi luoghi prima, con il lockdown dei negozi, e dopo, con il lento ritorno alla quotidianità e dell’inciviltà. E così torna la mappa della sosta non consentita. Un fenomeno che dal 4 maggio, con la riapertura di più attività commerciali ha probabilmente di nuovo spinto una fetta di automobilisti a lasciare in sosta l’auto dove capita. Incroci, marciapiedi e attraversamenti pedonali, persino quando la sosta sulle strisce blu era gratuita e consentita a tutti. Come a dire che, se nessuno rimpiange la quarantena e la lunga serrata delle attività commerciali, allo stesso modo non era mancata l’inciviltà di coloro che credono di poter disporre delle strade a suo piacimento.
PIAZZA MORLACCHI
Uno dei luoghi più frequentati dagli studenti e dai fuori sede, per due lunghi mesi è diventata una delle piazze simbolo dell’emergenza da coronavirus e dove ovunque regnava il silenzio di un tempo sospeso e la desolazione. Pochissime le auto parcheggiate, visto che all’Università e in Comune il lavoro si svolgeva in modalità smart. E poi il dopo: mezzi in sosta non consentita su tutta la piazza.
BORGOBELLO
Le saracinesche abbassate di botteghe e negozi ricercati, il cartello chiuso sulle vetrine di ristorantini, enoteche e locali musicali, il quartiere svuotato dagli studenti, i bambini che non giocavano più ai giardini del Frontone e la libertà di poter camminare senza fare zig zag tra le auto in sosta selvaggia. Nemmeno a dirlo, con il ritorno alla normalità, la situazione è precipitata. Come all’incrocio con via XIV settembre o lungo corso Cavour dove, sul lato in cui la sosta non è consentita, da qualche giorno sono ricomparse auto e furgoni.
PIAZZA DANTI
Una delle piazza simbolo della sosta selvaggia, liberata dalle auto durante i mesi di quarantena. Nei giorni scorsi la sosta selvaggia è tornata nell’Acropoli ma proprio in piazza Danti sono fioccate le prime multe della polizia municipale.
MOBILITA' ALTERNATIVA
Con la riapertura dei negozi e degli uffici e con l’utilizzo ridotto dei mezzi di trasporto locale per rispettare le misure di distanziamento sociale, uno dei temi centrali è proprio la mobilità. Le associazioni Fiab, Legambiente e Udu Perugia in una lettera aperta al Comune descrivono lo scenario dove diviene indispensabile ripensare alla mobilità cittadina per evitare che i cittadini si orientino all’uso dell’auto privato congestionando il traffico cittadino e peggiorando drammaticamente le condizioni di inquinamento atmosferico. Tra le soluzioni, sia per la salute che per rispettare il distanziamento sociale, muoversi a piedi o in bici e un pacchetto di misure per la gestione sostenibile della mobilità che prevede la realizzazione di percorsi pedonali e corsie ciclabili in sola segnaletica.
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