Scandalo Dentix, esposto in procura per cento casi: come recuperare i soldi impegnati

Sede della Dentix a Perugia
di Luca Benedetti
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Giovedì 6 Agosto 2020, 00:49 - Ultimo aggiornamento: 08:04


PERUGIA La segnalazione all’antitrust poi l’esposto in Procura. Federconsumatori di Perugia sul caso Dentix innesta le marce alte per difendere i pazinti che sono rimasti beffati dalle chiusure delle sedi rimanendo con gli interventi a metà. «Noi- dice il presidente perugino Alessandro Petruzzi- ne tuteliamo un centinaio. Il passo dell’esposto in Procura diventa obbligato».
Perché Federconsumnatori di Perugia lo scrive nella segnalazione all’antitrust. Per esempio: «La società Dentix srl emetteva fattura, in alcuni casi, addirittura prima che l’utente ricevesse l’accettazione da parte della società finanziaria del contratto di finanziamento. Solo con l’accettazione da parte di quest’ultima, il contratto infatti poteva ritenersi perfettamente concluso. La fattura emessa da Dentix srl corrispondeva esattamente all’importo del preventivo. L’importo che invece veniva corrisposto alla società era quello previsto nel contratto di finanziamento e pertanto superiore a quello fatturato». Perché una discrepanza di questo tipo? Gli utenti ci dicono di non aver ricevuto copia dei contratti di finanziamento. La richiesta effettuata da questa associazione nel loro interesse non ha avuto effetto».
Tra l’altro, secondo quanto raccolto da Federconsumatori, le società finanziarie coinvolte non effettuavano alcuna verifica in merito «alla reale volontà dei nostri associati di richiedere un finanziamento». «Ciò- sottolinea Petruzzi- in palese violazione delle norme vigenti in materia di credito di consumo che prevede precisi obblighi di trasparenza e informazione verso i propri clienti». Insomma, non c’è solo chi è rimasto con la bocca a metà strada del lavoro fatto da Dentix. Considerando che il costo medio di alcuni finanziamenti è di 15 mila euro, i dubbi di Federconsumatori, pesano ancora di più.
Adesso, con le sedi Dentix chiuse, si apre un altro fronte. «Molti associati -racconta Petruzzi- riferiscono di essere stati direttamente contattati telefonicamente dalle società finanziarie per trovare una soluzione essenzialmente per mantenere in essere il contratto di finanziamento».
C’è chi propone di far continuare le cure odontoiatriche da un dentista di fiducia della finanziaria, senza ulteriori spese a carico dell’associato. La proposta arriva con una telefonata, niente di scritto. Federconsumatori per evitare situazioni che finiscano in zone grige ha inviato le diffide per rescindere i contratti.
«Il comportamento della finanziaria - dice Petruzzi- è altamente scorretto e lesivo anche nei nostri confronti in quanto contatta direttamente gli utenti ben sapendo che essi sono rappresentati da questa associazione». Ma succede che il dentista di fiducia fa la panoramica per verificare lo stato dell’arte nella bocca dei pazienti Dentix e poi deve avere l’ok della finanziari per continuare i lavori. A qualcuno è stato chiesto di attendere 90 giorni per la riposta, magari con i ferri in bocca per un lavoro non finito. E c’è chi ha dovuto pagarsi la nuova panoramica.
Un’altra finanziaria ha inviato agli utenti un sms con cui comunicava la sospensione del pagamento delle rate fino a settembre e c’è chi ha ricevuto la comunicazione dell’accodamento della rata anche se non c’era stata la richiesta. Anzi la società era stata diffidata a rescindere il contratto. Per Federconsumatori le mosse di alcune finanziarie dimostrino come le società avevano un rapporto diretto con Dentix e che ora vogliono tentare di salvare i loro prestiti. Tra l’altro Federconsumatori ha scritto a Regione e Asl per chiedere un intervento sanitario pubblico in favore dei pazienti beffati da Dentix. Petruzzi attacca: «Nessuno ha riposto».

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