Contro il caro-gite, nelle scuole umbre rate e solidarietà

I presidi: “Il nodo è quello dei costi. Voli aerei e bus schizzati nel dopo-covid“

Contro il caro-gite, nelle scuole umbre rate e solidarietà
di Remo Gasperini
4 Minuti di Lettura
Giovedì 22 Febbraio 2024, 08:36

Perugia - Per migliaia di studenti è tempo di uscire dalle aule e andare per il mondo, fare esperienze per conoscere ambienti, storia e altre culture. Ma anche per divertirsi. Dall’Umbria stanno partendo in migliaia e accanto alle mete lontane immancabili gli “stages” di Sci (non chiamatela settimana bianca!) e le moltissime destinazioni italiane con la Sicilia in prima fila. Insomma, alla gita, da che scuola è scuola, non si rinuncia. Ed è giusto così anche se di anno in anno i problemi (leggi costi) aumentano.

CARO VIAGGI

“I viaggi d’istruzione stanno diventando complessi da gestire – spiega Maria Paola Sebastiani dirigente del liceo Marconi di Foligno - C’è da conciliare la proposta delle mete significative con le esigenze dei ragazzi che, abituati a muoversi, il fuori porta l’accolgono male. Il nodo principale è quello dei costi dei biglietti aerei che non sono più prevedibili. Si possono trovare occasioni ma per un numero limitato non per un gruppo di 50-60 ragazzi e questa situazione complica molto la organizzazione e le certezze di spesa per le famiglie”.

E per cercare di far partecipare un po’ tutti, ci sono scuole che predispongono contributi oltre quelli previsti dal Ministro: “Per la partecipazione di studenti con difficoltà economiche - si legge in una circolare firmata da Lucia Mastropierro, preside del liceo Alessi di Perugia - l’Istituzione scolastica e i Rappresentanti degli Studenti in Consiglio d’Istituto si stanno attivando per agevolare, mediante l’offerta di alcuni contributi economici, la partecipazione di studenti di famiglie con ISEE inferiore a 15mila euro”.

LE METE

Sulle mete la Sebastiani del Marconi ricorda che “alcune attività sono consolidate fanno parte dell’offerta formativa in maniera pluriennale. Parlo di stages soprattutto nell’ambito linguistico: il corso Cambridge Internazional tutti gli anni fa degli stage a Londra dove la mattina i ragazzi svolgono attività di studio e il pomeriggio lo dedicano alla scoperta della città. Stessa cosa con Malta. Altra iniziativa importante è lo stage linguistico cui partecipano 100 ragazzi che partiranno a marzo per New York, una bellissima esperienza organizzata in collaborazione con l’Onu.

I ragazzi del biennio effettuano attività di uscita in Italia in unica giornata, per i terzi è previsto un unico pernottamento in mete italiane. Per la classi quinte un gruppo è partito per la Grecia e un altro dovrebbe partire per Lisbona se riusciamo a superare l’ostacolo dei costi.

Infine, ci sono i viaggi per affinare le competenze di cittadinanza finanziati dalla Comunità Europea che non hanno costi per le famiglie: 40 nostri studenti sono stati in Irlanda. Non ci sono problemi nel trovare insegnati accompagnatori che pure hanno delle responsabilità. Ma i nostri ragazzi sono educati”.

“Nel nostro Istituto – dice Anna Bigozzi dirigente dell’IIS Giordano Bruno di Perugia - per i viaggi d’istruzione delle classi prime, seconde, terze e quarte sono state individuate mete nel territorio nazionale; per le classi quinte il viaggio d’istruzione verrà effettuato in Grecia. Gli stages linguistici del nostro Liceo Linguistico verranno svolti in Francia, Spagna, Germania e Paesi Bassi”.  Anche per la Bigozzi la lingua batte dove il dente duole: “Purtroppo i costi di tutti i viaggi, ma in particolare di quelli all’estero, hanno subito dei forti rincari, rispetto sia al periodo pre-Covid che allo scorso anno scolastico. Meno male che per le famiglie in difficoltà c’è il sostegno dal Ministero”.

PARTECIPAZIONE

Di “costi abbastanza alti” parla anche Maria Marinangeli del liceo Mazzatinti di Gubbio. “I trasporti fanno la differenza: gli aerei sono proibitivi e anche gli autobus non scherzano. C’è un fondo nazionale per le gite, i genitori possono accedere a quello; di nostro non prevediamo nulla, ma chiediamo la rateizzazione a partire da novembre, quindi con largo anticipo. Abbiamo un vincolo: la gita si fa se partecipa almeno il 75% degli studenti e finora non abbiamo mai avuto la necessità di stoppare qualche itinerario. La nostra scuola ha una bella tradizione di gite: abbiamo Erasmus (completamente gratuiti), gemellaggi e scambi con scuole europee. Per le gite tradizionali quest’anno abbiamo optato per l’Italia: Trieste- Slovenia, Torino-Ginevra e Sicilia per le quinte e le quarte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA