Conti: «Cinema chiusi, cultura in crisi»

Conti: «Cinema chiusi, cultura in crisi»
di Uliano Conti
4 Minuti di Lettura
Giovedì 26 Novembre 2020, 23:34

Il regista premio Oscar Quentin Tarantino ha iniziato la propria folgorante carriera negli anni Ottanta, lavorando in un videonoleggio. La grande disponibilità di film dava la possibilità a Tarantino di accrescere la passione per il cinema. Se Tarantino fosse stato giovane oggi, avrebbe vissuto qualche limitazione nel trovare i film che più gli piacevano. 
Infatti, i negozi che noleggiano dvd vengono sostituiti dalle piattaforme online, a pagamento o gratuite, che offrono per una fruizione casalinga migliaia di titoli di film. Queste piattaforme propongono un’offerta sì molto vasta, ma organizzata a priori. A fronte di una programmazione televisiva sempre più riempita di pubblicità e di qualità non sempre elevata, per chi vuole godersi un film da casa ci sono due alternative: noleggiare un dvd o utilizzare una delle piattaforme online dedicate ai film.

Noleggiando il dvd possiamo decidere noi, grazie alle piattaforme online scegliamo, ma entro un’offerta impostata ex ante. Per questo gli esercizi commerciali dedicati al noleggio sono, soprattutto nei contesti urbani, un veicolo importante di cultura e intrattenimento. Come per le città sono importanti i videonoleggi, così lo sono i cinema, dove l’esperienza della fruizione è più immersiva, completa, lo schermo grande, il suono avvolgente.
Da questo punto di vista, Terni vive un momento di crisi. Il cinema del centro cittadino è stato a rischio chiusura, impoverendo la vita di un’area urbana raggiungibile da tutti a piedi. Gli esercizi commerciali che noleggiano dvd combattono una quotidiana guerra di trincea con le piattaforme online, circondati dai cambiamenti della fruizione filmica. 
I cambiamenti nei modi di vedere un film sono i cambiamenti di una città: le gloriose sale cinematografiche del centro urbano, i cinema multisala, i film noleggiati e visti a casa, l’avvento del web corrispondono a modi differenti di vivere città come Terni. Le sale cinematografiche del centro erano luoghi frequentati nel tempo libero, accompagnando il film con un aperitivo o una cena; i cinema multisala offrono intrattenimento in stile americano e, in periferia, sono vicini a sale-giochi e centri commerciali, per giovani e famiglie con figli piccoli; i negozi che noleggiano dvd contribuiscono a mantenere vive le attività commerciali urbane.

Negozi e cinema sono esercizi che offrono servizi commerciali, pubblici, rendono frequentate strade cittadine altrimenti vuote. Una città con strade affollate di sera è percepita come più sicura rispetto a una città le cui strade sono deserte. Cinema e negozi sono luoghi di scambio, mentre le case ambiti privati in cui la fruizione filmica rimane un fatto personale e non sociale. Perciò è importante che una città come Terni disponga di luoghi pubblici come i cinema e i video-noleggi che offrono la possibilità di vivere il centro cittadino in modo attivo.
Terni, d’altro canto, non è esente dalle dinamiche che coinvolgono molte città italiane.

Negli ultimi decenni i rapporti tra visione filmica e città hanno vissuto vicende alterne. Tra gli anni Ottanta e Novanta molti sono stati i cambiamenti della fruizione filmica. Negli anni Ottanta, i videonoleggi erano piccoli esercizi commerciali di quartiere e luogo di incontro tra appassionati di cinema.

Questo genere di distribuzione cambiò con la diffusione, soprattutto nelle città, della catena americana Blockbuster, che inizialmente costituì un elemento concorrenziale rispetto alle videoteche di quartiere; poi scomparve, complice il fatto che si concentrava quasi esclusivamente su titoli americani per un pubblico mainstream. Con l’avvento del dvd i videonoleggi adattarono l’offerta passando da videocassette a dischi meno ingombranti. Gli esercizi commerciali che hanno superato le varie fasi del cambiamento, dalla fine degli anni Novanta hanno affrontato il loro avversario più grande: la rete. Il web, grazie a piattaforme online a pagamento o gratuite, corrisponde a una fruizione dedicata a una utenza domestica che recepisce un’offerta di migliaia di titoli. Non c’è, però, possibilità di scelta completamente autonoma. L’utente da casa si adatta a una, seppur vasta, offerta preimpostata. 
Il negozio che noleggia dvd permette di scegliere il film da vedere e non impone un film tra quelli disponibili. Il cinema offre un’esperienza filmica immersiva, non parcellizza nelle case la visione su piccoli schermi. Perciò è importante che nei luoghi aperti e pubblici del dialogo come i video-noleggi e i cinema, l’attore sociale recuperi un ruolo da protagonista nello scegliere che cosa guardare, pena la reclusione addomesticata a scelte fatte a monte che travalicano i linguaggi e le culture locali.
  Università degli Studi di Perugia

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