Caro carburanti, a Perugia scattano i controlli a tappeto sul contrabbando

Caro carburanti, a Perugia scattano i controlli a tappeto sul contrabbando
di Michele Milletti
3 Minuti di Lettura
Sabato 14 Gennaio 2023, 07:05

PERUGIA - Caccia ai contrabbandieri del carburante, se è vero che «il 30% dell’erogato è in nero». Lo dice Bruno Bearzi, presidente del sindacato dei benzinai Figisc Anisa Confcommercio citando la «testimonianza del pm Sandro Raimondi alla commissione Attività produttive della Camera» entrando a gamba tesa sulla questione rincari alle stelle dei prezzi di benzina e diesel. Prezzi nella maggior parte dei casi pericolosamente vicini alla soglia dei due euro al litro e in alcuni casi già oltre. Come liungo la E45 a Deruta, dove benzina (2,294 euro) e gasolio (2,381) sono per il Codacons al momento i più cari dell’Umbria.
I CONTROLLI 
Un’allerta che colpisce direttamente le famiglie e che merita per questo misure altissime di controllo. Proprio come stanno facendo i finanzieri del comando provinciale di Perugia, diretti dal colonnello Antonella Casazza, la cui opera di monitoraggio di prezzi e rispetto delle regole è incessante. 
E si muove lungo due direttrici: quella del controllo circa la comunicazione dei prezzi da parte dei benzinai all’autorità e anche e soprattutto ai cittadini, e quella del rischio contrabbando. Un rischio diventato realtà già qualche mese fa, all’epoca delle prime impennate sui prezzi dei carburanti, quando i finanzieri avevano scoperto come nella zona di Città di Castello ci fossero autobotti che con una bolla di accompagnamento facevano in realtà due se non tre viaggi e relativi depositi di carburante. 
E se da un lato nei primi dieci giorni dell’anno nuovo i finanzieri hanno già riscontrato altrettante irregolarità a Perugia e provincia proprio per quanto riguarda la comunicazione dei prezzi (e rimanendo più che in linea con quelli condotti nell’ultimo periodo del 2022 quando a fronte di 110 controlli erano state riscontrate irregolarità in oltre il cinquanta per cento dei casi, con 81mila euro di sanzioni erogate) dall’altro, quello della caccia ai contrabbandieri del carburante, si tratta di accertamenti più delicati e complessi.
C’è da capire in sostanza se le carte con cui benzina e gasolio vengono trasportati corrispondano all’effettiva quantità nei depositi o se lo schermo di una bolla o di un trasporto particolare non nasconda invece trasporto di carburante.
L’IMPEGNO 
«Per arginare le condotte illecite nel settore in rassegna, la Guardia di finanza assicurerà per il 2023 un’attività di enforcement strutturata e capillare sul territorio, anche al fine di contribuire a calmierare gli aumenti dei prezzi, agendo lungo tre direttrici» ha già reso noto il Comando generale della guardia di finanza. Con i finanzieri perugini che, come detto, sono costantemente operativi. 
«Da un lato, con le attività di “vigilanza prezzi” che hanno visto il coinvolgimento di tutti i Reparti del Corpo.

Dall’altro attraverso la componente speciale che fornisce costante supporto, oltre che ai Reparti operativi, anche al garante per la sorveglianza dei prezzi e all’autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), nell’ambito di alcune indagini avviate, allo scopo di accertare eventuali violazioni della normativa di settore. Infine, mediante le consuete interlocuzioni con l’autorità giudiziaria».

© RIPRODUZIONE RISERVATA