Capozucca e la sua Ternana ritrovata: "Nessuna promessa, il programma abbatte i costi, può anche spaventare ma a me no"

Il diesse: "Nel mercato, prima dobbiamo liberarci di contratti onorosi, Desogus e Sturaro solo fantasie. Lucarelli? Sta qui perché lo merita". Il ricordo di Agarini: "Lo vidi piangere".

Capozucca e la sua Ternana ritrovata: "Nessuna promessa, il programma abbatte i costi, può anche spaventare ma a me no"
di Paolo Grassi
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Lunedì 31 Luglio 2023, 00:05

Arriva accompagnato dal presidente Nicola Guida. Stefano Capozucca, nuovo direttore sportivo della Ternana, a Cascia per seguire la squadra nell'allenamento congiunto con l'Olimpia Thyrus. Con il fresco nuovo diesse e il quasi fresco nuovo presidente, c'è un momento di incontro informale. Guida ribadisce che parlerà in conferenza stampa, che c'è tanto da lavorare per avviare al meglio una stagione difficile, una stagione che parte in ritardo anche per il passaggio di proprietà avvenuto in un periodo poco consono come il mese di luglio. Sa già che la Ternana ha una storia importante e una tifoseria calda, che vuole sincerità e chiarezza. Glielo ha detto Capozucca, quando lo ha cercato. Proprio Capozucca, che si concede a taccuini, microfoni e telecamere, lo conferma: «Gli ho raccontato di Terni e gli ho detto che il pubblico è abbastanza caloroso. Non dobbiamo raccontargli bugie, né promettere ciò che non possiamo mantenere. Quest'anno puntiamo a mantenere la categoria, riducendo i costi e cercando di valorizzare dei giovani, in un mix con giocatori importanti. Poi, in un paio d'anni, speriamo di poter puntare a qualcosa di più importante». Il suo ritorno è nato proprio da un contatto con Guida. «Il presidente mi ha interpellato, io ho avuto solo il desiderio di tornare, nonostante avessi anche altre situazioni da valutare. Perché io, a Terni, ho vissuto due anni splendidi. La Ternana mi ha lanciato nel professionismo». Torna in un momento delicato. «Dobbiamo cambiare strategia. Ma ho conosciuto il presidente, che ha le idee chiare. Con un programma per il quale forse qualcuno si spaventa. Ma io no. Spero di accontentarlo». Glissa, se gli si chiede conferma sul fatto che sempre lui avrebbe consigliato a Guida di richiamare in panchina Cristiano Lucarelli: «E' qui perché merita di essere qui. I "si dice", non esistono. Con il mister, parlo da un mese. E' una persona straordinaria. Per me, i valori umani sono importanti e lui ne ha da vendere». C'è, intanto, un mercato da fare. Capozucca sta già lavorando. Intanto, smentisce nomi tipo Jacopo Desogus, o Stefano Sturaro. «No, lasciate stare. Sono fantasie. Prima, ci sono delle uscite. Ci sono certi stipendi alti che non possiamo più permetterci. Mi devo occupare prima di tutto di questo, ma ho fiducia». Uno di questi, Bruno Martella, ha già lasciato il ritiro. Va alla Feralpisalò. Poi, con Capozucca, il ricordo della sua Ternana di vent'anni fa, con i sogni di serie A sfumati per i problemi che portarono il gruppo Agarini a mollare. «Il motivo per cui non andammo in A, fu purtroppo uno solo. Il presidente Luigi Agarini, a novembre 2003, mi chiamò e mi confidò, chiedendomi di non dirlo a nessuno, il tracollo. E si mise a piangere. Sì. Io vidi piangere quell'uomo. Era buono, per bene, come mai ho trovato nella mia vita. Come lui, oggi, solo il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe». Poi, tutti al campo del Magrelli a seguire il test con l'Olympia Thyrus, disturbato pure da un acquazzone. Vincono i rossoverdi 12-0. Assenti Niccolò Corrado, Marco Capuano e Stefano Pettinari, fermi per problemi fisici. A bordo campo, un folto numero di tifosi, arrivati da Terni. C'è già curiosità, intorno a questa nuova Ternana.

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