«Il 9 aprile contiamo di assegnare i primi buoni pasto», dice l'assessore Ceccotti. Buoni pasto che andranno spesi solo nei punti vendita che figureranno nell'elenco che Palazzo Spada pubblicherà dopo aver esaminato le domande di accreditamento presentate dai commercianti. Nella compilazione dell'elenco, il Comune terrà conto di alcuni criteri: applicazione di sconti sulla spesa fatta con i buoni pasto del Comune, scontistica speciale sui prodotti a chilometro zero e consegna a domicilio gratuita. «Una volta che il commerciante avrà incassata il buono - spiega l'assessore al commercio Stefano Fatale - avrà modo di annullare il codice identificativo del ticket con il cellulare. Questa operazione consentirà al Comune di individuare il codice iban del commerciante sul quale accreditare l'importo del buono».
Minori, disabili e anziani a carico, disponibilità finanziarie liquide al 31 marzo inferiore a 6 mila euro, non fruire di rendite superiori a 600 euro mensili, perdita di lavoro senza ammortizzatori sociali, mancato inizio lavoro stagionale, sospensione o forte contrazione dell'attività di lavoro autonoma e utenti già seguiti dagli uffici del Welfare. Questi i criteri che verranno presi in considerazione per selezionare le famiglie a cui consegnare i buoni pasto.
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