Bps, i commissari
indagati per abuso d'ufficio

Bps, i commissari indagati per abuso d'ufficio
di E.Prio.
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Sabato 17 Ottobre 2015, 16:22 - Ultimo aggiornamento: 17:41
​SPOLETO - Invece di semplificarsi, con il tempo quel pasticciaccio della Bps si complica sempre più.

Dopo il coinvolgimento dei giudici amministrativi del Tar e del Consiglio di Stato e dopo quello dei giudici civili, che si sono dovuti occupare di azioni risarcitorie milionarie, adesso la palla passa alla magistratura penale nella persona del pm spoletino Patrizia Mattei. Appare infatti certa l'iscrizione nel registro degli indagati dei commissari nominati dalla Banca d'Italia e dal Ministero del Tesoro chiamati a sostituire gli organi di amministrazione della Bps e del suo ex socio di maggioranza, la Crediti & Servizi (attualmente ha proposto domanda di concordato), per presunte gravi irregolarità gestionali. Come è noto, dopo che il Tar aveva dato ragione agli organi del Ministero e della Banca d'Italia, il Consiglio di Stato ha invece ritenuto illegittima la nomina dei commissari e aperta la via a un contenzioso che si prospetta essere molto lungo. I commissari sono stati iscritti per diversi reati che vanno dall'abuso d'ufficio alla corruzione e alla truffa. Si tratta sicuramente di un atto dovuto, ma sul quale in prima istanza deve ora esprimersi la procura spoletina valutando se proporre l'archiviazione oppure chiedere il rinvio a giudizio. Ma su questo fronte siamo ancora all'inizio e la strada appare lunga e forse densa colpi di scena. Un dato invece appare certo e inconfutabile: la completa estraneità a tutte queste vicende giudiziario amministrative del Banco di Desio della Brianza, nuovo proprietario della Bps che dopo l'acquisizione sta operando un forte rilancio sul territorio umbro.
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