Tribunale del riesame, scomparsa Barbara Corvi non è certo sia delitto
dubbi anche sul ruolo dell'amante

Tribunale del riesame, scomparsa Barbara Corvi non è certo sia delitto dubbi anche sul ruolo dell'amante
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Sabato 5 Giugno 2021, 09:10

Trascorsi oltre 11 anni dalla  scomparsa di Barbara Corvi da Montecampano di Amelia «non è  possibile neppure affermare in termini di certezza che sia  avvenuto un delitto» e che la donna «sia effettivamente  deceduta». E nel corso delle indagini «sono emersi elementi che  consentono di ritenere ancora aperta la possibilità che si sia  allontanata volontariamente». È il quadro delineato dal  Tribunale del riesame di Perugia che ha annullato l'ordinanza di  custodia cautelare in carcere per il marito di Barbara Corvi,  Roberto Lo Giudice, accusato di omicidio premeditato della  moglie, rimettendolo in libertà, dopo 23 giorni passati in  cella. È stata così accolta la richiesta dei suoi difensori,  gli avvocati Cristiano Conte e Giorgio Colangeli.  Per il collegio «non sussiste un grave quadro indiziario a
carico dell'uomo» nei confronti del quale «permangono meri sospetti, ma non elementi di prova suscettibili di comprovarne  la responsabilità in relazione alla condotta omicidiaria
contestata».  Il Tribunale del riesame ritiene poi «che non si siano affatto  diradati i sospetti» su quello che è indicato come «all'epoca amante della donna».  Barbara Corvi scomparve il 27 ottobre del 2009 dalla piccola  frazione di Amelia e il 20 maggio del 2015 il gip di Terni  archiviò il procedimento penale rimasto sempre a carico di  ignoti.

Indagine riaperta l'11 aprile del 2019 dal pm di Terni.  «Le nuove indagini contestualizzabili nel periodo 2019-2021 -  è detto nella motivazione dell'annullamento dell'ordinanza di  custodia cautelare - si sono avvalse del contributo forinto da  tre collaboratori di giustizia reggini, ma il Tribunale del  risame di Perugia reputa non attendibili le dichiarazioni rese dagli stessi»

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