Prima con quel perentorio: «Vendo la Ternana». Poi, in tv, dice: «Tengo la Ternana, tengo l'università, resto sindaco. So di non essere incompatibile e lo dimostrerò». Tutto e il contrario di tutto. Ma solo di facciata. In realtà, infatti, è più plausibile che, al netto di ciò che dice, Stefano Bandecchi stia lavorando per una soluzione - diciamo così - intermedia. E così, ecco che si parla di trattative in corso per individuare nuovi soci. Nuovi gruppi, interessati a entrare proprio nella Ternana. Tutto da confermare, naturalmente. Ma si parla anche di un solido gruppo del nord Italia intenzionato a rilevare la società, anche in gran parte, alimentato da risorse economiche, disponibilità a investire, voglia di programmare e anche ambizioni per un futuro prossimo. Non necessariamente, l'esistenza di trattative o il concretizzarsi di nuovi ingressi nella Ternana può significare che Bandecchi ne esca. L'attuale proprietario, o meglio Unicusano, potrebbe rimanere in una quota da stabilire, in una compagine societaria allargata con percentuali differenti tra i soggetti. Come in una cordata, insomma. Ad oggi, da quanto trapela, il nuovo sindaco di Terni e la sua università telematica starebbero valutando più di una proposta. Possono sceglierne una, o più di una insieme. Tutto da vedere. Il gruppo del nord Italia sembra che abbia intenzioni serie e punti a un progetto per raggiungere risultati importanti, sia da solo che con Bandecchi ancora come partner. La cosa, non dispiacerebbe affatto allo stesso presidente, pronto anche a restare, se può, ma pur sempre disposto a cedere - se proprio deve cedere - a chi risulti in grado di garantire un futuro solido ai colori rossoverdi. Contemporaneamente, però, giunge voce anche di un fondo britannico, pronto anche a entrare in una determinata quota, anche non maggioritaria. Si parla, inoltre, pure di contatti con altri due soggetti, italiani. In questo scenario, sembra finire in secondo piano l'ipotesi del ricorso a un blind-trust, cioè l'affidamento di un'azienda nelle mani di un soggetto chiamato a tenerla e amministrarla nel periodo in cui il proprietario non può farlo. Una cosa è certa: Bandecchi e il suo entourage legale si muovono per cercare di capire, leggi e regolamenti alla mano, cosa si può fare e come si può risolvere il nodo dell'incompatibilità tra i due ruoli di sindaco e di presidente e proprietario della Ternana, sollevata dalla Segretaria comunale il giorno della ratifica dell'elezione alla carica di primo cittadino ternano. Tra palazzo Spada a Terni e via Don Gnocchi a Roma, si studia ogni possibile soluzione. Gran parte del lavoro avviene sotto traccia, attraverso accuarate analisi della situazione e delle disposizioni di legge. Sotto la lente di ingrandimento, l'articolo 63 del Testo unico degli enti locali, quello in base al quale è venuta fuori l'incompatibilità contestata al nuovo sindaco. Lavoro su più fronti anche per delineare la nuova stagione della Ternana. Bandecchi ha fatto capire più volte che la squadra si iscriverà e punterà a un buon campionato di serie B. E che giocherà allo stadio Liberati. Si sta pensando alle figure di direttore sportivo e allenatore. Luca Leone e Cristiano Lucarelli sono ancora sotto contratto. E ben pagati. Ma presto, Bandecchi potrebbe pure non essere lui, o non essere solo lui, a decidere sulle due figure.
Bandecchi valuta potenziali nuovi soci per la Ternana, spuntano un gruppo del nord e un fondo inglese
Al lavoro per superare il problema dell'incompatibilità sollevato dalla Segretaria comunale, ma con la convinzione che non ci sia alcun conflitto.

di Paolo Grassi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 7 Giugno 2023, 07:22
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Della stessa sezione
Primi
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout