Bandecchi valuta potenziali nuovi soci per la Ternana, spuntano un gruppo del nord e un fondo inglese

Al lavoro per superare il problema dell'incompatibilità sollevato dalla Segretaria comunale, ma con la convinzione che non ci sia alcun conflitto.

Bandecchi valuta potenziali nuovi soci per la Ternana, spuntano un gruppo del nord e un fondo inglese
di Paolo Grassi
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Mercoledì 7 Giugno 2023, 07:22

Prima con quel perentorio: «Vendo la Ternana». Poi, in tv, dice: «Tengo la Ternana, tengo l'università, resto sindaco. So di non essere incompatibile e lo dimostrerò». Tutto e il contrario di tutto. Ma solo di facciata. In realtà, infatti, è più plausibile che, al netto di ciò che dice, Stefano Bandecchi stia lavorando per una soluzione - diciamo così - intermedia. E così, ecco che si parla di trattative in corso per individuare nuovi soci. Nuovi gruppi, interessati a entrare proprio nella Ternana. Tutto da confermare, naturalmente. Ma si parla anche di un solido gruppo del nord Italia intenzionato a rilevare la società, anche in gran parte, alimentato da risorse economiche, disponibilità a investire, voglia di programmare e anche ambizioni per un futuro prossimo. Non necessariamente, l'esistenza di trattative o il concretizzarsi di nuovi ingressi nella Ternana può significare che Bandecchi ne esca. L'attuale proprietario, o meglio Unicusano, potrebbe rimanere in una quota da stabilire, in una compagine societaria allargata con percentuali differenti tra i soggetti. Come in una cordata, insomma. Ad oggi, da quanto trapela, il nuovo sindaco di Terni e la sua università telematica starebbero valutando più di una proposta. Possono sceglierne una, o più di una insieme. Tutto da vedere. Il gruppo del nord Italia sembra che abbia intenzioni serie e punti a un progetto per raggiungere risultati importanti, sia da solo che con Bandecchi ancora come partner. La cosa, non dispiacerebbe affatto allo stesso presidente, pronto anche a restare, se può, ma pur sempre disposto a cedere - se proprio deve cedere - a chi risulti in grado di garantire un futuro solido ai colori rossoverdi. Contemporaneamente, però, giunge voce anche di un fondo britannico, pronto anche a entrare in una determinata quota, anche non maggioritaria. Si parla, inoltre, pure di contatti con altri due soggetti, italiani. In questo scenario, sembra finire in secondo piano l'ipotesi del ricorso a un blind-trust, cioè l'affidamento di un'azienda nelle mani di un soggetto chiamato a tenerla e amministrarla nel periodo in cui il proprietario non può farlo. Una cosa è certa: Bandecchi e il suo entourage legale si muovono per cercare di capire, leggi e regolamenti alla mano, cosa si può fare e come si può risolvere il nodo dell'incompatibilità tra i due ruoli di sindaco e di presidente e proprietario della Ternana, sollevata dalla Segretaria comunale il giorno della ratifica dell'elezione alla carica di primo cittadino ternano. Tra palazzo Spada a Terni e via Don Gnocchi a Roma, si studia ogni possibile soluzione. Gran parte del lavoro avviene sotto traccia, attraverso accuarate analisi della situazione e delle disposizioni di legge. Sotto la lente di ingrandimento, l'articolo 63 del Testo unico degli enti locali, quello in base al quale è venuta fuori l'incompatibilità contestata al nuovo sindaco. Lavoro su più fronti anche per delineare la nuova stagione della Ternana. Bandecchi ha fatto capire più volte che la squadra si iscriverà e punterà a un buon campionato di serie B. E che giocherà allo stadio Liberati. Si sta pensando alle figure di direttore sportivo e allenatore. Luca Leone e Cristiano Lucarelli sono ancora sotto contratto. E ben pagati. Ma presto, Bandecchi potrebbe pure non essere lui, o non essere solo lui, a decidere sulle due figure.

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